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Riscaldamento globale, sale al 50% la probabilità di sforare gli 1,5°C entro 5 anni

Riscaldamento globale: per Londra costerà l’1% del PIL annuo già nel 2045
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Le nuove previsioni dell’OMM sul riscaldamento globale

(Rinnovabili.it) – Sale al 48% la probabilità che nei prossimi 5 anni il mondo sforerà la soglia degli 1,5 gradi stabilita con l’accordo di Parigi. Mentre è praticamente certo (la probabilità è del 93%) che un anno da qui al 2026 batterà tutti i record di riscaldamento globale precedenti, scalzando il 2016 dal gradino più alto del podio. Sono le previsioni aggiornate fornite dall’Organizzazione meteorologica mondiale nel Global Annual to Decadal Climate Update.

Per capire quanto la previsione sia peggiorata bisogna tornare indietro di pochi anni. Era il 2015, l’anno dello storico accordo sul clima, e la probabilità che superassimo gli 1,5 gradi di riscaldamento globale già entro il 2026 era sostanzialmente zero. Da allora il mondo ha moltiplicato impegni e promesse, ma ha continuato a viaggiare spedito nella direzione sbagliata.

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“Questo studio mostra – con un alto livello di competenza scientifica – che ci stiamo avvicinando in modo misurabile a raggiungere temporaneamente l’obiettivo più basso dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. La cifra di 1,5°C non è una statistica casuale. È piuttosto un indicatore del punto in cui gli impatti climatici diventeranno sempre più dannosi per le persone e per l’intero pianeta”, ha detto il segretario generale dell’OMM, Petteri Taalas.

Secondo il rapporto, entro i prossimi 5 anni il riscaldamento globale potrebbe toccare quota 1,7°C, ma c’è solo una probabilità del 10% che la media del quinquennio superi la soglia minima di Parigi. Sempre guardando al prossimo lustro, l’anomalia climatica sull’Artico resterà circa 3 volte superiore alla media globale, mentre ci si aspetta più siccità da noi, in Europa sud-occidentale, e in California e stati limitrofi. Sarà invece più umido e con più precipitazioni il clima sul Sahel e l’Europa settentrionale.

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“Finché continueremo ad emettere gas serra, le temperature continueranno ad aumentare. E insieme a questo, i nostri oceani continueranno a diventare più caldi e più acidi, il ghiaccio marino e i ghiacciai continueranno a sciogliersi, il livello del mare continuerà a salire e il nostro tempo diventerà più estremo. Il riscaldamento dell’Artico è sproporzionato e ciò che accade nell’Artico riguarda tutti noi”, ha aggiunto Taalas.

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