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Foreste oltre il punto di non ritorno nel 2040, se non freniamo il riscaldamento globale

Riscaldamento globale: solo 20 anni al punto di non ritorno per le foreste
credits: TanteTati da Pixabay

Quantificato l’impatto del riscaldamento globale sulla capacità di carbon sinking

(Rinnovabili.it) – Da serbatoi a fonti di anidride carbonica. Le foreste potrebbero iniziare a rilasciare in atmosfera più CO2 di quanta ne riescono ad assorbire, in un cambiamento radicale che si potrebbe verificare già entro i prossimi 20 anni. E’ uno degli effetti del riscaldamento globale, il cui impatto sulla capacità di carbon sinking delle foreste è dirimente per determinare l’andamento della temperatura globale nei prossimi decenni. E, di conseguenza, anche l’efficacia delle nostre politiche climatiche e l’adeguatezza degli obiettivi internazionali.

Ad oggi, la terra assorbe quasi un terzo delle emissioni di anidride carbonica di origine antropica attraverso le piante. Questa capacità potrebbe essere dimezzata entro i prossimi due decenni, all’attuale tasso di riscaldamento globale. E’ il risultato di un nuovo studio pubblicato su Science Advances e condotto da ricercatori della Northern Arizona University, del Woodwell Climate Research Center e dell’università di Waikato in Nuova Zelanda.

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Gli studiosi hanno analizzato i dati rilevati negli ultimi 20 anni in luoghi rappresentativi di tutti i biomi terrestri. La ricerca si è concentrata sullo stabilire a quale temperatura la vegetazione tende a lavorare in modo ottimale, e a quale aumento della colonnina di mercurio corrisponde invece un tasso di emissione di CO2 superiore a quello di assorbimento. Studi del genere sono stati condotti in precedenza, ma in laboratorio. Questa ricerca è la prima a basarsi su dati reali e riflette l’effettivo comportamento delle piante.

In questo modo, i ricercatori hanno identificato dei veri e propri punti di non ritorno, cioè le soglie di temperatura oltre le quali, in ciascun bioma, la capacità di carbon sinking decresce rapidamente innescando un meccanismo di feedback che porta a una maggiore concentrazione di CO2 in atmosfera e a temperature globali più alte. Attualmente, il limite è già stato superato nel 10% della biosfera terrestre. ma ai tassi attuali di riscaldamento globale, sottolinea la ricerca, ben metà del globo terrestre supererà il punto di non ritorno.

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“La cosa più sorprendente che la nostra analisi ha mostrato è che la temperatura ottimale per la fotosintesi in tutti gli ecosistemi è molto bassa”, spiega Vic Arcus, biologo dell’Università di Waikato e coautore dello studio. “I nostri risultati suggeriscono che qualsiasi aumento della temperatura media superiore a 18°C è potenzialmente dannoso per l’assorbimento della CO2 terrestre“.

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