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Un nuovo metodo per calcolare il riscaldamento globale riscrive i record

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Il riscaldamento globale cresce stabilmente di 0,2°C per decade

(Rinnovabili.it) – Quanto ha rallentato la corsa del riscaldamento globale grazie agli sforzi climatici degli ultimi 10 anni? Zero. Il Paris agreement del 2015 è stato uno spartiacque per la diplomazia, ma non (ancora) per il clima del pianeta. Il global warming procede costante, incredibilmente costante. Non solo negli ultimi 10 anni. Se si analizzano i dati dal 1970 a oggi, si vede un incremento piuttosto regolare di 0,2°C per decade. E c’è una sorpresa nei dati del 2021.

Lo afferma uno studio apparso di recente su Nature Communications. Che ha ottenuto questi dati dopo aver messo a punto un nuovo modo per distinguere il riscaldamento globale di origine antropica dalla variabilità naturale del clima. Arrivando a stime più precise sull’impatto dell’azione climatica. Il vantaggio è che questo metodo di calcolo fornisce stime affidabili basandosi solo su 10 anni di dati, invece dei 20 che erano necessari finora. Tradotto: adesso abbiamo un metro più preciso per valutare se le politiche climatiche funzionano.

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“La norma finora è che ci possono volere fino a 20 anni prima di poter rilevare con certezza che una riduzione delle emissioni di gas serra sta anche riducendo con successo il tasso di riscaldamento globale”, spiega Bjørn Hallvard Samset del CICERO Center for International Climate Research. “Il nostro nuovo metodo dimezza questo tempo, promettendo un tempo di risposta più veloce per i politici che lavorano su sforzi di mitigazione cruciali. Allo stesso tempo, possiamo rivelare che il riscaldamento globale è ancora su un percorso costante, senza accelerazione o rallentamento”.

Collegando i pattern delle temperature della superficie degli oceani alle fluttuazioni della temperatura media globale, i ricercatori di CICERO sono riusciti a distinguere l’impatto di fenomeni come El Niño e La Niña sull’andamento della colonnina di mercurio mondiale. Questi eventi possono causare una variazione naturale delle temperature anche di 0,5°C.

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Rivalutando tutti i dati climatici degli ultimi anni, i ricercatori hanno constatato che il 2021, con questo nuovo metodo di calcolo, sarebbe il secondo anno più caldo della storia e non il 6° o 7° come calcolato da Copernicus e Nasa. A pochissima distanza dal bollente 2020. E più caldo anche dell’eccezionale 2016, il secondo anno nella classifica.

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