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Luglio spinge il 2024 verso il nuovo record di riscaldamento globale

I dati del sistema satellitare europeo Copernicus fissano il global warming per gennaio-luglio 2024 a +1,58 gradi rispetto al periodo pre-industriale. Un decimo di grado sopra al dato complessivo del 2023

Riscaldamento globale: luglio 2024 chiude a +1,48°C
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L’Italia ha avuto il 4° luglio più caldo con +2,2°C di riscaldamento globale sulla media degli ultimi 30 anni

Luglio 2024 è stato 1,48°C più caldo della media del periodo pre-industriale, pari a +0,68°C rispetto agli ultimi 30 anni (1991-2020). Appena 4 centesimi di grado sotto il record assoluto per il mese di luglio, raggiunto l’anno scorso. Finisce così la lunga striscia di 13 mesi consecutivi, iniziata a giugno 2023, in cui ogni mese era il più caldo di sempre. Ed è anche la prima volta, in 12 mesi, che il global warming scende sotto la soglia di 1,5°C. Ma i primati registrati nella prima parte dell’anno basteranno, con ogni probabilità, per portare il 2024 in cima alla classifica di riscaldamento globale.

Riscaldamento globale, i dati di luglio 2024

La leggera flessione nel livello di riscaldamento globale toccata a luglio è probabilmente legata all’esaurimento dell’influsso di El Niño. Al massimo della sua potenza, questo fenomeno che attiene alla variabilità naturale del clima del Pianeta può aumentare il riscaldamento globale di circa 2 decimi di grado su base annuale. È anche per il “Bambino” che il 2023 e l’inizio del 2024 hanno registrato temperature così elevate.

L’indebolimento di El Niño non ha comunque impedito a luglio 2024 di registrare livelli di riscaldamento globale molto elevati. La temperatura media del Pianeta è stata di 16,91°C ed è proprio il mese scorso che la Terra ha vissuto i suoi 2 giorni più caldi in assoluto. Il 22 e 23 luglio la colonnina di mercurio globale è arrivata a 17,16 e 17,15°C.

Nella serie di dati del sistema satellitare europeo Copernicus, che inizia nel 1940, prima del 2022 non era mai stato registrato un singolo giorno sopra i 17°C di media globale. Nel 2023 sono stati 12, quest’anno, per il momento, siamo a 16.

Il 2024 sarà l’anno più caldo della serie storica

Basta quindi allargare un po’ lo sguardo per collocare i dati di luglio in un quadro in cui, con ogni probabilità, il 2024 risulterà l’anno più caldo di sempre, dall’inizio delle rilevazioni scientifiche. La media mobile degli ultimi 12 mesi, da agosto 2023 a luglio 2024, porta il riscaldamento globale a +1,64°C sul periodo pre-industriale (1850-1900) e a +0,76°C sugli ultimi 30 anni.

Mentre il global warming tra gennaio e luglio 2024 si attesta a +0,7°C sulla media del 1991-2020. Ovvero, 0,27 gradi più alta dello stesso periodo del 2023. “Date le grandi anomalie positive della temperatura globale osservate nell’ultima parte del 2023 e la transizione alle condizioni di La Niña prevista nei prossimi mesi, si prevede che il margine tra il 2024 e il 2023 diminuirà entro la fine dell’anno”, sottolinea Copernicus. Ma è molto improbabile che l’attenuarsi del global warming sia così consistente da rendere il 2024 meno bollente del 2023.

Il global warming in Europa e in Italia

Anche a livello europeo, luglio 2024 è stato il secondo più caldo dall’inizio della serie storica. La temperatura media del continente è stata 1,49 gradi più alta della media del periodo 1991-2020, superata solo da luglio 2010 quando era arrivata a +1,73°C. La media mobile degli ultimi 12 mesi fissa il riscaldamento globale per l’Europa a +1,46°C sugli ultimi 30 anni, il dato più alto di sempre. L’anno più caldo per l’Europa, il 2020, si era chiuso con +1,19°C. In Italia, il mese scorso è stato il 4° più caldo dal 1950, ma con un livello di riscaldamento globale più alto di quello europeo: +2,2°C sul 1991-2020.

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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.