I dati dell’ISAC-CNR sul clima in Italia
È stata la terza estate più calda dal 1800, con agosto che è superato solo dallo stesso mese del bollente 2003. Con i dati dei primi 8 mesi dell’anno si inizia a consolidare il quadro del riscaldamento globale in Italia nel 2024: il Belpaese è ben mezzo grado sopra il record segnato nel 2022 e nel 2023.
Agosto chiude un’estate di forte anomalia termica
A livello nazionale, secondo i dati dell’ISAC-CNR, il mese di agosto si è chiuso con 2,38 gradi centigradi in più rispetto alla media degli ultimi 30 anni (1991-2020). È il secondo agosto più caldo dall’inizio della serie storica, che copre oltre 200 anni. Il primato spetta ancora all’agosto del 2003, un anno “outlier” per l’Italia e gran parte d’Europa. (Maggio, giugno e agosto 2003 sono ancora i corrispondenti mesi più caldi di sempre per la penisola). Ventuno anni fa il termometro era salito a 2,72°C sopra la climatologia degli ultimi 3 decenni. A registrare lo scostamento dalla media più marcato sono però le temperature minime. A livello nazionale, le notti di agosto non sono mai state così poco fredde. L’anomalia termica arriva a +2,3°C sul 1991-2020. Anche le massime sono state eccezionalmente alte, ma sotto i picchi del 2003.
Riscaldamento globale in Italia, il 2024 resta a +1,66°C
Archiviata l’estate meteorologica, il quadro del riscaldamento globale in Italia nel 2024 si fa più chiaro. E fotografa un’anomalia termica molto difficile da mitigare nel corso dei prossimi mesi. Nei primi 8 mesi del 2024, lo scostamento dalla media degli ultimi 3 decenni è di 1,66 gradi. Ben mezzo grado più alto rispetto a quello che si era registrato (sui 12 mesi) nel 2022 e nel 2023, gli anni più caldi di sempre in Italia con +1,15 e +1,11°C. Il primato è piuttosto uniforme sull’intera penisola. Il Nord arriva a +1,47°C, mentre sia il Centro sia il Sud registrano +1,78°C sul 1991-2020.