Rinnovabili • Riscaldamento globale: il 2024 sarà l’anno più caldo di sempre

Il 2024 batterà il record di riscaldamento globale dell’anno scorso

Dopo i primi 6 mesi dell’anno che hanno segnato nuovi primati di caldo, il 2024 si dovrebbe chiudere con +1,57°C. Anche se il secondo semestre sarà più “fresco” degli stessi mesi del 2023

Riscaldamento globale: il 2024 sarà l’anno più caldo di sempre
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L’analisi di Carbon Brief sull’andamento del riscaldamento globale

C’è il 95% di probabilità – la certezza virtuale – che l’anno in corso supererà il record di riscaldamento globale segnato dal 2023. Ogni mese, da gennaio a giugno, è stato il più caldo di sempre, portando la striscia di mesi consecutivi che hanno registrato il primato assoluto di caldo a 13. Anche se il secondo semestre non dovesse proseguire su questa tendenza, tra l’indebolirsi di El Niño e il probabile emergere del suo gemello “freddo”, la Niña, nel tardo autunno, ciò basterà con ogni probabilità a fare del 2024 l’anno con l’anomalia termica più marcata mai registrato finora.

Lo afferma un’analisi del global warming nel 2024 condotta dallo scienziato del clima Zeke Hausfather per Carbon Brief, basandosi sui dati forniti dal sistema Copernicus/ECMWF ERA5. Oggi il riscaldamento globale del 2024 viaggia su un livello superiore ai +1,6°C, mentre il 2023 si è chiuso, secondo Copernicus, con un’anomalia termica di +1,48°C. La seconda parte dell’anno con ogni probabilità porterà il dato 2024 verso il basso: già a partire da luglio si dovrebbe interrompere la striscia di mesi di caldo record consecutivi. Tutti record fissati solo l’anno scorso. 2023 e 2024, quindi, resteranno due outlier, significativamente più caldi rispetto a qualsiasi anno precedente.

Nel dettaglio, le proiezioni di Hausfather fissano il riscaldamento globale del 2024 a +1,57°C come stima mediana, con la parte più bassa della forchetta che incrocia appena il dato del 2023. Sarà, dunque, record “anche se – come implicitamente presuppone la proiezione – i mesi rimanenti del 2024 saranno al di sotto dei record stabiliti nel 2023. Poiché i primi sei mesi dell’anno sono stati così caldi – circa 1,63°C al di sopra dei livelli preindustriali – la seconda metà dell’anno dovrebbe essere relativamente fresca (al di sotto di 1,3°C) affinché l’anno nel suo complesso non superi il 2023”, sottolinea lo scienziato.

Una previsione che rivede, molto al rialzo, quella effettuata a dicembre 2023 dal MET Office britannico. L’istituto londinese fissava la temperatura media globale per il 2024 in una forchetta compresa tra +1,34°C e +1,58°C, con una stima centrale di +1,46°C. Ovvero, sostanzialmente in linea con il dato del 2023.

Stiamo quindi vivendo con buona probabilità il nostro primo anno solare a oltre 1,5 gradi (se, invece, consideriamo gli ultimi 12 mesi siamo ben oltre: tra luglio 2023 e giugno 2024 abbiamo toccato +1,64°C). Questo non significa che abbiamo sforato la soglia fissata dal Paris Agreement, che viene calcolata come media della temperatura globale su un periodo di 30 anni.

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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.