Rinnovabili • Caldo luglio 2023 Italia: perché è stato eccezionale? Rinnovabili • Caldo luglio 2023 Italia: perché è stato eccezionale?

Riscaldamento globale 2024: attesi +1,54°C. E nel 2033 sfioreremo i 2 gradi

C’è il 77% di probabilità che quest’anno batterà il record di global warming del 2023. Superando per la 1° volta la soglia di 1,5 gradi. Già tra 10 anni la febbre del Pianeta potrebbe arrivare a lambire il limite superiore dell’Accordo di Parigi, con +1,94 gradi

Caldo luglio 2023 Italia: perché è stato eccezionale?
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Le previsioni del BSC-CNS di Barcellona sul riscaldamento globale 2024

(Rinnovabili.it) – Che clima farà quest’anno? Dopo il nuovo record assoluto toccato nel 2023, con un aumento delle temperature di 1,48°C sul periodo pre-industriale, il riscaldamento globale 2024 potrebbe sforare per la prima volta la soglia di 1,5 gradi. Il condizionale è d’obbligo ma c’è una probabilità del 77% che nei prossimi mesi oltrepasseremo il limite più basso stabilito dall’Accordo di Parigi.

Riscaldamento globale 2024 tra 1,43 e 1,69°C

Lo ha calcolato il Barcelona Supercomputing Center-Centro Nacional de Computación (BSC-CNS), che si appoggia a un modello predittivo interno su base decennale. Secondo le previsioni per il 2024-2033, il prossimo anno il riscaldamento globale 2024 dovrebbe attestarsi in una forchetta compresa tra 1,43 e 1,69°C, con una stima centrale di +1,54 gradi.

A spingere verso l’alto la colonnina di mercurio globale saranno principalmente due fattori. Uno antropico, il continuo aumento della concentrazione di gas serra generati dalle attività umane in atmosfera. E uno attinente alla variabilità naturale, cioè il proseguimento di El Niño anche nei primi mesi di quest’anno, e il successivo dispiegarsi della coda lunga dei suoi effetti.

Nel 2033 potremmo raggiungere +1,94°C

Nei prossimi 10 anni, gli scienziati del BSC prevedono che le temperature globali dell’aria alla superficie continueranno ad aumentare in risposta alle continue emissioni di gas serra. Il loro sistema di previsione ha calcolato il valore medio delle temperature medie globali dei prossimi due lustri (2024-2028 e 2029-2033). Il prossimo quinquennio potrebbe raggiungere i +1,49-1,79°C. Mentre quello successivo arriverebbe a sfiorare quota 2 gradi, attestandosi tra +1,67 e 1,94°C sopra i livelli preindustriali (1850-1900).

Significa davvero che avremo sforato 1,5°C e quindi avremo mancato questo obiettivo cruciale dell’Accordo di Parigi? Le opinioni in merito divergono, visto che non c’è consenso su come intendere l’obiettivo. Tutti sono d’accordo che non basta un singolo anno di superamento, ma mentre una parte della comunità scientifica ragiona sulla media delle temperature di 5 anni, altri scienziati del clima calcolano lo sforamento sulla media di periodi più lunghi. Tra questi, anche il BSC.

Che calcola lo sforamento di 1,5°C sulla media delle temperature di 20 anni. Prendendo i dati dell’ultimo decennio e combinandoli con le previsioni da qui al 2033, gli scienziati del Centro di Barcellona sostengono che per quella data non avremo ancora formalmente infranto il Paris Agreement: la media ventennale sarà di +1,41 ±0,05°C.