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C’è il 33% di probabilità che il 2024 supererà il record di riscaldamento globale del 2023

Riscaldamento globale 2023: NOAA, 33% di probabilità che il 2024 sarà più caldo
crediti: NOAA

Il riscaldamento globale 2023 è arrivato a +1,35°C

(Rinnovabili.it) – C’è una probabilità su tre che il 2024 sarà ancora più caldo del 2023, appena decretato l’anno più bollente della storia da quando esistono le serie storiche basate su rilevazioni scientifiche dirette. Lo ha calcolato la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti nel rapporto, appena pubblicato, che raccoglie i dati sul riscaldamento globale 2023. Secondo gli scienziati, la probabilità che il 2024 stabilisca il nuovo primato mondiale di global warming è del 32,58%. Mentre è virtualmente certo che l’anno appena iniziato si piazzerà tra i 5 più caldi di sempre: la probabilità è del 98,8%.

Riscaldamento globale 2023: NOAA, siamo arrivati a +1,35°C

I dati forniti dalla NOAA confermano che il record di riscaldamento globale 2023. Anche se differiscono da quelli pubblicati la scorsa settimana dal sistema europeo di monitoraggio satellitare Copernicus. Mentre per quest’ultimo la temperatura globale l’anno scorso è stata 1,48 gradi sopra la media del periodo pre-industriale (convenzionalmente identificato con il 1850-1900), per la NOAA la colonnina di mercurio è salita di +1,35°C.

Praticamente l’intera superficie del Pianeta ha registrato anomalie termiche positive, spesso molto significative. Temperature notevolmente più calde della media hanno caratterizzato l’Artico, il Nord America settentrionale, l’Asia centrale, il Nord Atlantico e il Pacifico tropicale orientale. Mentre sono poche le zone con anomalie negative. Tra queste, l’Antartide orientale e occidentale, l’Oceano Antartico vicino all’Antartide occidentale e la Groenlandia meridionale.

Mentre per l’emisfero Nord il riscaldamento globale 2023 ha addirittura superato la soglia di 1,5 gradi: il valore registrato dalla NOAA arriva a +1,54°C. Temperato, nella media globale, dal dato dell’emisfero Sud con +0,82°C.

Un record costruito mese dopo mese

crediti: NOAA

“Nel corso del 2023, ciascun valore mensile di anomalia della temperatura superficiale globale si è classificato tra i sette più caldi, con i mesi da giugno a dicembre ciascuno classificati come i mesi più caldi mai registrati”, nota la NOAA. Per la prima volta da quando esistono le serie storiche, le medie di luglio, agosto e settembre sono state almeno 1°C sopra i valori normali. E il dato di settembre analogamente all’analisi di Copernicus – è stato quello con l’anomalia più marcata di sempre, per qualsiasi mese. Secondo le rilevazioni NOAA, il riscaldamento globale in quel mese è arrivato a +1,44°C.

Notevole anche il dato relativo alle temperature delle acque superficiali. La Terra ha registrato “nove mesi consecutivi (aprile-dicembre) di temperature calde record”. Anche in questo caso il valore di settembre è stato il più caldo di qualsiasi mese mai registrato, con +1,04°C. Primati di caldo sono stati segnati anche a livello stagionale. L’estate 2023 nell’emisfero Nord è stata la più calda in assoluto mentre l’autunno, tra settembre e novembre, non solo ha battuto qualsiasi autunno precedente ma ha anche segnato l’anomalia termica più grande per qualsiasi stagione, con +0,39°C sul record precedente che risaliva al 2015.

Uno sguardo all’Europa rivela che il vecchio continente si conferma, ancora una volta, un vero hotspot del cambiamento climatico. Il 2023 è stato il 2° anno più caldo di sempre, ma la temperatura annuale in Europa è aumentata a un tasso medio di 0,15°C per decennio dal 1910, mentre dal 1982 è triplicata arrivando a +0,47°C, quasi mezzo grado in più ogni decennio.

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