Nonostante La Niña, il riscaldamento globale 2022 è in linea con gli ultimi anni
(Rinnovabili.it) – Nel 2022 il mondo è stato almeno 1,15°C più caldo rispetto all’età preindustriale e gli ultimi 8 anni, a partire dal 2015, sono anche i più caldi di sempre. Lo afferma l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) facendo la media dei valori rilevati dai 6 dataset più affidabili al mondo, tra cui Copernicus e Nasa. Il riscaldamento globale 2022 aumenta “la probabilità di superare -temporaneamente- il limite di 1,5°C del Paris Agreement”, nota l’agenzia Onu, che lo scorso maggio aveva fissato questa probabilità al 50%.
Riscaldamento globale 2022, il global warming accelera
Con 1,15 gradi (intervallo di confidenza 1,02-1,27°C) sopra la media del periodo 1850-1900, preso convenzionalmente come riferimento base per il calcolo del global warming, il riscaldamento globale 2022 si piazza al 5° o 6° posto tra gli anni più caldi da quando esistono le rilevazioni scientifiche, a seconda di quale dei 6 set di dati si consulta. In ogni caso, la differenza tra l’8° e il 4° anno più caldo sono minime.
Allargando lo sguardo, i dati del riscaldamento globale 2022 confermano la tendenza di lungo termine di aumento costante della temperatura media del Pianeta. Gli ultimi 10 anni, tra il 2013 e il 2022, sono stati in media 1,14°C (1-02-1,27°C) più caldi della media della seconda metà dell’800. I 10 anni compresi tra 2011 e 2020, invece, avevano registrato un’anomalia termica media di +1,09°C. Tra il 1971 e il 2010, la temperatura globale è aumentata di 0,17°C per decennio, mentre la media del 1880-2010 è ben più bassa: +0,062°C ogni 10 anni.
In Italia, dove il 2022 è stato l’anno più caldo dal 1800 con +1,15°C rispetto al periodo 1991-2020 (circa +3,5°C sull’età preindustriale), il global warming aumenta in media di 0,39°C per decennio (le massime, invece, di +0,42°C e le estati di 0,5°C).
“Questa tendenza al riscaldamento è allarmante”, ha dichiarato l’amministratore della NASA Bill Nelson. “Il riscaldamento del clima sta già lasciando il segno: gli incendi boschivi si stanno intensificando, gli uragani sono sempre più forti, la siccità sta provocando danni e il livello del mare si sta innalzando”.
La Niña non basta
Gli squilibri nel sistema climatico terrestre provocati dal global warming, com’è noto, non si limitano ad aumentare la temperatura media globale, ma intensificano gli estremi climatici (sia caldi che freddi) e la frequenza dei disastri climatici. L’ondata di freddo eccezionale che a fine dicembre 2022 ha investito Canada e Stati Uniti con temperature 15-20 gradi sotto la media del periodo è un effetto del riscaldamento globale al pari dell’ondata di caldo che a Capodanno ha portato sull’Europa la colonnina di mercurio anche 18 gradi sopra la media.
“Nel 2022 abbiamo dovuto affrontare diverse drammatiche catastrofi meteorologiche che hanno causato troppe vittime e mezzi di sussistenza e hanno minato la sicurezza sanitaria, alimentare, energetica, idrica e le infrastrutture” ricorda il segretario generale dell’Omm, Petteri Taalas. “Vaste aree del Pakistan sono state inondate, con gravi perdite economiche e vittime umane. Ondate di calore da record sono state osservate in Cina, Europa, Nord e Sud America. La siccità di lunga durata nel Corno d’Africa minaccia una catastrofe umanitaria”.
In parte, questi eventi estremi sono stati accentuati da La Niña, il fenomeno di teleconnessione atmosferica che insiste ormai da 3 anni sulla zona equatoriale del Pacifico, “rinfrescando” il clima globale ma provocando siccità e inondazioni in molte regioni. È notevole che, nonostante l’effetto della Niña, il riscaldamento globale 2022 sia in linea con i valori registrati nell’ultimo decennio.