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Il 2020 ha una probabilità su due di segnare il record di riscaldamento globale

riscaldamento globale
credits. Jürgen Jester da Pixabay

Il riscaldamento globale a novembre è stato più evidente in Antartide

(Rinnovabili.it) – A distanza di pochi giorni dall’annuncio di Copernicus, arriva anche la conferma dai dati della Nasa e della Noaa. A novembre è stato caldo record, e il 2020 ha buone chances di superare il primato di riscaldamento globale, per il momento detenuto dal 2016.

I sensori della Noaa americana hanno decretato che il mese di novembre appena passato è stato il secondo più caldo di sempre nella storia delle misurazioni avviate nel 1880. La colonnina di mercurio è salita, in media, più in alto soltanto nel 2015. Invece la Nasa concorda con i dati del sistema di rilevazione europeo Copernicus e assegna il primo posto al mese di novembre.

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Le agenzie statunitensi riportano che la temperatura globale nei primi 11 mesi del 2020 è stata di 1°C superiore alla media del 20° secolo. E confermano che la distanza tra l’anno in corso e il 2016, quando si registrò il record assoluto di riscaldamento globale, è davvero sottile: appena 0,01°C.

Secondo le previsioni sulla temperatura annuale della Noaa, è praticamente sicuro che il 2020 rientrerà tra i cinque anni più caldi mai registrati. Questo farebbe sì che i 7 anni più caldi della storia siano tutti gli ultimi 7, a partire dal 2014. E con i dati di novembre aumentano le probabilità che l’anno in corso li superi tutti. Sempre la Noaa, infatti, calcola che c’è una probabilità del 55% che il 2020 sostituisca il 2016 come anno più caldo mai registrato e una probabilità del 45% di essere il secondo anno più caldo.

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Il mese di novembre è stato caratterizzato da temperature più calde della media in gran parte del globo. Tra le aree con i valori più discosti dalla media storica mensile si segnalano l’Alaska occidentale e settentrionale, la maggior parte degli Stati Uniti, l’Europa settentrionale, l’Asia settentrionale, l’Australia, molte parti del Sud America, l’Oceano Pacifico settentrionale e il Mare di Bering. In numerose regioni dell’Antartico occidentale, le temperature registrate erano di almeno 3°C sopra la media.

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