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78 “carote” spiegano il riscaldamento dell’Antartide

Riscaldamento dell’Antartide: è 2 volte più veloce del resto del PianetaRiscaldamento dell’Antartide: è 2 volte più veloce del resto del Pianeta
Foto di Long Ma su Unsplash

Lo studio usa dati ricavati da 78 carote di ghiaccio

(Rinnovabili.it) – Anche l’Antartide si sta scaldando più velocemente del resto del Pianeta. Non ai livelli del Polo Nord, dove il global warming viaggia a velocità 4 volte superiori alla media. Ma pur sempre a un ritmo doppio rispetto alle altre regioni della Terra. Lo afferma uno studio pubblicato di recente su Nature Climate Change, il primo a ricostruire in modo solido i trend del riscaldamento dell’Antartide.

Finora, infatti, l’impatto della crisi climatica sul continente ghiacciato era un argomento da trattare con molta cautela. Un po’ per via della carenza di dati: ne esistono di significativi e sistematici solo per alcune regioni dell’Antartide, ma non è abbastanza per trarre conclusioni sull’intero Polo Sud (anche se i cambiamenti registrati vanno oltre la semplice variabilità naturale, dunque un impatto antropogenico c’è ed è visibile). In tutto il Polo Sud, le stazioni di raccolta dati sono solo 23, di cui appena 3 sulla terraferma e con serie storiche di appena 50 anni. Un po’ per le fluttuazioni tra un anno e l’altro, anche nell’estensione della superficie del ghiaccio marino, che non aiutano a individuare alcuna tendenza certa.

78 carote di ghiaccio per capire il riscaldamento dell’Antartide

Per aggirare questi problemi, gli autori dello studio si sono affidati ai carotaggi della coltre di ghiaccio e sono riusciti così a ricostruire, grazie a 78 “carote”, le variazioni del clima del Polo Sud negli ultimi 1000 anni. Così la “fotografia” del riscaldamento dell’Antartide è ben più completa e nitida. E poco rassicurante.

Dall’analisi delle carote di ghiaccio emerge che il Polo Sud si sta scaldando a un ritmo che oscilla tra 0,22 e 0,32°C ogni decennio. Una forchetta che vale circa il doppio del riscaldamento stimato dal Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico come media globale, vale a dire tra 0,14 e 0,18°C per decade. C’è poi un aspetto ancora più importante che emerge dalla nuova analisi. Il reale tasso di riscaldamento dell’Antartide è del 20-50% più alto di quello ipotizzato dai modelli previsionali utilizzati dall’IPCC. Anche nella parte orientale del continente, dove finora si riteneva che l’impatto del climate change antropico fosse pressoché trascurabile.

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