I dati di Copernicus allungano la lunga striscia di record di caldo che continua da metà 2023. In Europa marzo 2024 è stato il più caldo di sempre, sostanzialmente alla pari con il 2014. In Italia il global warming è a +1,42°C sugli ultimi 30 anni e il 2024 a oltre +2 gradi, primato assoluto
Marzo chiude con +1,68°C, ennesimo record riscaldamento globale
(Rinnovabili.it) – Per il 10° mese di fila, la Terra ha battuto il record di riscaldamento globale. Anche marzo 2024 è stato il più caldo di sempre, superando di un decimo di grado lo stesso mese del 2016. E sforando la soglia di 1,5 gradi per l’ennesima volta. L’anomalia termica rispetto all’epoca pre-industriale (1850-1900) è arrivata a +1,68°C (+0,73°C sulla media degli ultimi 30 anni, 1991-2020). Lo comunica il servizio europeo di monitoraggio satellitare Copernicus.
Un anno a +1,58°C
Anche se El Nino si sta placando, i suoi effetti sul clima globale continuano a farsi sentire. Oltre al ‘Bambino’ – un fenomeno ciclico che dipende dalla variabilità naturale del clima, non dall’uomo –, contano anche altri fattori. Quelli antropici, come il continuo aumento della concentrazione di gas serra in atmosfera. Le temperature superficiali degli oceani ancora a livelli senza precedenti, che a marzo hanno raggiunto quota 21,07°C. E probabilmente il contributo di meccanismi di feedback.
Il risultato è questo: gli ultimi 12 mesi (aprile 2023 – marzo 2024) hanno superato il limite dell’Accordo di Parigi, con una temperatura media di +1,58°C sull’epoca pre-industriale (+0,7°C sul 1991-2020). “Per fermare l’ulteriore riscaldamento è necessaria una rapida riduzione delle emissioni di gas serra”, sottolinea Samantha Burgess, vice direttrice del Copernicus Climate Service.
Record di riscaldamento globale anche in Europa
Le temperature globali ben al di sopra della media hanno caratterizzato anche il vecchio continente. Per l’Europa, marzo 2024 è stato il secondo mese più caldo di sempre nella serie storica di Copernicus, praticamente alla pari con lo stesso mese del 2014. La differenza è di appena 0,02°C. Rispetto agli ultimi 30 anni, l’Europa ha vissuto un marzo 2,12°C più caldo. Ancora una volta, sono soprattutto le regioni dell’Europa centrale ed orientale a vedere le anomalie termiche più significative.
In Italia, secondo le rilevazioni dell’ISAC-CNR, marzo si è chiuso con +1,42°C sopra la media degli ultimi 30 anni. È stato il 6° marzo più caldo dal 1800, con un’anomalia termica particolarmente importante nelle regioni centrali (+1,52°C) e temperature minime decisamente alte (superate solo dal marzo 2001). Finora il 2024 si mantiene comunque su livelli assolutamente senza precedenti, con i primi 3 mesi dell’anno che sono stati complessivamente 2,04 gradi più caldi della media 1991-2020.