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Precipitazioni estreme, il legame tra record di cicloni tropicali e climate change

La World Weather Attribution ha stabilito che la stagione 2021-22 dei cicloni tropicali nell’oceano Indiano meridionale ha causato piogge più intense sull’Africa sud-orientale a causa dell’impatto del cambiamento climatico

Precipitazioni estreme: il climate change intensifica i cicloni nell’oceano Indiano
Foto di NickyPe da Pixabay

Lo studio sulle precipitazioni estreme in Malawi, Mozambico e Madagascar

(Rinnovabili.it) – C’è senza dubbio l’effetto del cambiamento climatico dietro i numeri da record della stagione 2021-22 dei cicloni tropicali nell’oceano Indiano. La quantità d’acqua che si abbatte sulle coste di Madagascar, Malawi, Mozambico e paesi vicini è cresciuta negli ultimi anni, ma soprattutto si sono moltiplicati di intensità e frequenza le precipitazioni estreme.

Lo ha stabilito uno studio condotto dalla World Weather Attribution, un ente che è specializzato nell’appurare in tempi molto rapidi il ruolo del cambiamento climatico negli eventi estremi che si verificano in tutto il mondo. Due gli eventi con precipitazioni estreme finiti sotto la lente: la tempesta tropicale Ana e il ciclone tropicale Batsirai (gennaio-febbraio).

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Per stabilire il ruolo esatto del cambiamento climatico sulle precipitazioni estreme, lo studio ha confrontato gli scenari di 34 modelli predittivi in cui venivano inseriti i valori di temperatura, CO2, ecc relativi all’epoca pre-industriale e quelli attuali. La differenza tra i diversi scenari è stata usata per determinare l’impatto antropico sul climate change.

Senza dubbio, il climate change ha svolto un ruolo. Ma gli scienziati non sono stati in grado di quantificarlo con esattezza. Il problema è che i dati storici scarseggiano e diminuiscono la precisione e l’affidabilità dei modelli predittivi.

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“Mentre la nostra analisi mostra chiaramente che il cambiamento climatico ha reso le tempeste più dannose, la nostra capacità di stabilire con precisione di quanto è stata ostacolata da dati incoerenti e dalla mancanza di osservazioni meteorologiche”, spiega Sarah Kew, membro del team di ricerca. “Questo aiuterebbe anche a migliorare le previsioni degli eventi meteorologici estremi e il loro impatto”.

In casi in cui i dati climatici sono disponibili, incluse le serie storiche, l’operazione di attribuzione del ruolo del climate change è più agevole. La World Weather Attribution, ad esempio, ha impiegato pochi mesi ad appurare l’impatto del cambiamento climatico sull’intensità delle precipitazioni estreme che hanno colpito l’Europa centrale la scorsa estate.