Il picco delle emissioni potrebbe arrivare già tra 5 anni
(Rinnovabili.it) – La Cina è sulla buona strada per raggiungere il picco delle emissioni entro il 2030. Ma non sta facendo abbastanza per centrare l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2060, come promesso dal presidente Xi Jinping lo scorso settembre presentando i nuovi impegni climatici del paese. Lo scrive l’istituto di ricerca della China National Petroleum Corporation (CNPC), la compagnia di bandiera degli idrocarburi.
Nel suo report annuale, la CNPC prevede che il consumo cinese di energia primaria raggiungerà il picco nel 2035 a 5,6 miliardi di tonnellate di carbone equivalente. In linea con l’impegno sul clima del presidente. Infatti, Xi a fine settembre aveva annunciato all’assemblea generale dell’Onu di voler raggiungere la neutralità climatica entro il 2060, allineandosi grosso modo al livello di ambizione dell’Unione Europea. La scelta di Pechino è stata imitata nel giro di poche settimane dalle altre maggiori economie asiatiche, Giappone e Corea del Sud.
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Il rapporto di CNPC fornisce anche una distinta per fonte fossile. Il picco della domanda cinese di petrolio è previsto presto, attorno al 2025, a un livello di circa 730 mln di t. Ben più in là invece la data del picco del gas, che l’azienda prevede si verificherà solo nel 2040. Nei prossimi 20 anni, si legge nel rapporto, il consumo cinese di gas naturale crescerà a un ritmo del 2,8% l’anno. Il carbone invece dovrebbe scendere rapidamente dopo il 2025. Oggi pesa per più della metà del mix energetico del paese asiatico, ma potrebbe scendere a 900 mln di t nel 2050.
Tutto ciò comporterà un picco di emissioni già nel 2025. Il CNPC prevede poi un plateau di 5 anni, al termine del quale inizierà il calo vero e proprio. “Se la Cina mantiene l’attuale modello di sviluppo, non sarà un problema limitare le sue emissioni di carbonio prima del 2030, ma sarà molto difficile raggiungere la neutralità del carbonio prima del 2060”, spiega Jiang Xuefeng, vice direttore dell’istituto di ricerca del CNPC. “La Cina dovrà cambiare la sua struttura economica ed energetica il prima possibile e il più intensamente possibile”.
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