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I Piani Nazionali sul Clima attuali esauriscono il budget di carbonio per 1,5°C nel 2032

Piani Nazionali Clima: NDC tagliano emissioni nel 2030 solo del 2,6%
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Gli impegni dei governi sul clima taglieranno le emissioni di gas serra globali soltanto del 2,6% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019. È un miglioramento rispetto all’anno scorso, quando la riduzione cumulativa prevista dai Piani Nazionali Clima depositati all’Onu era del 2%. Ma si tratta di volumi drammaticamente troppo bassi rispetto a quelli necessari per tenere il riscaldamento globale sotto la soglia di 1,5°C, ovvero una riduzione delle emissioni del 43% entro fine decennio rispetto ai livelli pre-pandemia. Siamo completamente fuori strada anche per il target di 2°C, che richiede tagli del 27% entro il 2030 sui livelli del 2019.

È il dato più allarmante che emerge dal rapporto annuale sui Piani Nazionali Clima preparato dall’Unfccc, la Convenzione quadro dell’Onu sul cambiamento climatico. I piani (formalmente noti come Nationally Determined Contributions, NDC) sono obbligatori ma non vincolanti. Tutti i 198 paesi membri dell’Unfccc devono presentarli, ma non esiste un sistema di sanzioni per chi non li rispetta. Il livello di ambizione degli NDC è un indicatore fondamentale per valutare la traiettoria globale della transizione.

“I risultati del rapporto sono duri ma non sorprendenti: gli attuali piani nazionali sul clima sono molto lontani da quanto necessario per impedire che il riscaldamento globale paralizzi ogni economia e distrugga miliardi di vite e mezzi di sostentamento in ogni paese”, commenta Simon Stiell, segretario esecutivo dell’Unfccc.

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Piani Nazionali Clima, ombre e luci

Sono 34 i paesi che hanno presentato NDC aggiornati nell’ultimo anno fino al 9 settembre 2024. In generale, la qualità dei piani sta migliorando. Il rapporto di sintesi dell’Unfccc nota che il 94% degli NDC riporta degli obiettivi di mitigazione quantificabili, l’81% ha target in ogni settore dell’economia o quasi, sempre più paesi fissano obiettivi assoluti di riduzione dei gas serra e includono anche metano (il 91% dei paesi) e N2O (l’89%) oltre alla CO2.

Tuttavia, i risultati collettivi che si ricavano sono ancora molto distanti da quelli necessari per rispettare l’Accordo di Parigi. I Piani Nazionali Clima aggiornati mettono il Pianeta su una traiettoria di circa 53 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (GtCO2eq) nel 2025 e 51,5 GtCO2eq nel 2030.

Le emissioni previste per il 2025 sono:

Le emissioni globali previste per il 2030 alla luce dei nuovi NDC sono:

Verso il picco globale delle emissioni prima del 2030?

Iniziare a invertire la traiettoria delle emissioni prima del 2030 piegando la curva verso il basso è un passaggio fondamentale per avvicinarsi agli obiettivi di Parigi. I dati nel rapporto dell’Unfccc sono stime centrali in una forchetta di valori più ampia. Nel caso migliore, quindi, nel 2030 le emissioni globali potrebbero fermarsi a 48,3 GtCO2eq ovvero l’8,6% in meno del 2019 e il 6% meno del 2025.

“Tuttavia, per raggiungere tale picco, è necessario implementare gli elementi condizionali degli NDC, il che dipende principalmente dall’accesso a maggiori risorse finanziarie, trasferimento tecnologico e cooperazione tecnica e supporto per lo sviluppo delle capacità; disponibilità di meccanismi basati sul mercato; e capacità di assorbimento delle foreste e di altri ecosistemi”, sottolinea l’Unfccc. Se, invece, fossero implementati solo gli elementi incondizionati degli NDC, nel 2030 avremmo emissioni più alte dello 0,8% rispetto al 2019. Cioè nessun picco.

Gli NDC rosicchiano quasi tutto il budget di carbonio

Un altro modo per valutare la qualità dei Piani Nazionali Clima rispetto all’Accordo di Parigi è stabilire quanta parte del budget di carbonio che ci resta per 1,5°C (500 GtCO2eq) e 2°C (1.150 GtCO2eq) consumano.

Con gli ultimi aggiornamenti degli NDC, le emissioni cumulative del 2020-2030 utilizzeranno l’86% del carbon budget per 1,5°C. Lasciando per il post-2030 appena 70 GtCO2eq, l’equivalente di circa due anni di emissioni globali. Rispetto al target dei 2 gradi, userebbero invece il 37% del budget di carbonio.

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