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Parametri vitali della Terra, 25 su 35 segnano record estremi

Parametri vitali della Terra: 25 su 35 segnano record estremi
via depositphotos.com

Più del 70% dei principali indicatori della crisi climatica è da allarme rosso. Con un netto peggioramento rispetto all’anno scorso. Una situazione che mette in pericolo “gran parte del tessuto stesso della vita sul nostro Pianeta” e ci sta traghettando verso una fase “critica e imprevedibile”. Dei 35 parametri vitali della Terra, ben 25 registrano ormai record estremi. Nel 2023 erano 20. Lo afferma il rapporto 2024 State of the Climate curato da William Ripple della Oregon State University.

Lo studio prende come riferimento alcuni indicatori chiave come temperatura dell’aria e degli oceani, concentrazione di gas serra in atmosfera, ma anche fattori come la produzione di carne pro capite, il numero di giorni con caldo estremo, la frequenza dei disastri climatici. Scegliendoli in modo da scattare una fotografia il più possibile ampia ed accurata dello stato di salute del Pianeta.

Il messaggio del rapporto è che, mentre siamo sull’orlo di uno sconvolgimento climatico “irreversibile”, in realtà ci troviamo già in una situazione senza precedenti nella intera storia dell’uomo. “Il superamento ecologico, ovvero il prendere più di quanto la Terra possa generare in sicurezza, ha spinto il Pianeta verso condizioni climatiche più minacciose di qualsiasi cosa abbiano mai visto persino i nostri parenti preistorici”, sottolinea Ripple.

Cosa ci dicono i parametri vitali della Terra?

Uno degli aspetti su cui gli autori del rapporto puntano l’attenzione è la possibilità che più fattori concomitanti si intreccino e generino crisi globali di portata e complessità superiore. Uno dei meccanismi alla base di questa possibilità è l’innesco di feedback nel sistema climatico del Pianeta. Che a loro volta possono innescare dei punti di non ritorno.

Il rapporto identifica 28 di questi feedback, che possono amplificare l’impatto della crisi climatica. E sottolinea la loro pericolosità: non sono ancora integrati nei modelli climatici predittivi e di conseguenza potremmo sottostimarli. A preoccupare è soprattutto il ciclo di feedback del permafrost, che comporta l’aumento delle temperature che causa lo scioglimento del terreno ghiacciato alle latitudini estreme, che a sua volta porta a più emissioni di CO2 e metano.

Tra i parametri vitali della Terra a livelli estremi, il rapporto segnala:

Ci sono poi altri fattori preoccupanti per la stabilità del sistema climatico terrestre, tra cui:

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