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Cambia l’oscillazione nord atlantica e ci porta inverni più caldi e umidi

Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Cliamte Atmospheric Science, le variazioni della Nao degli ultimi 50 anni dipendono da cause antropiche e influenzeranno gli inverni in Europa e costa est degli Stati Uniti

Oscillazione nord atlantica: avremo inverni più caldi e umidi
Foto di Myriams-Fotos da Pixabay

Lo studio dell’università di Miami sulla cause antropiche delle modifiche all’oscillazione nord atlantica

(Rinnovabili.it) – L’azione dell’uomo sta cambiando il comportamento dell’oscillazione nord atlantica (North Atlantic oscillation, Nao), il fenomeno da cui dipende buona parte del clima sull’Europa e sulla costa est degli Stati Uniti. Lo scrive l’Università di Miami in un articolo pubblicato su Climate and Atmospheric Science in cui passano in rassegna i dati degli ultimi 50 anni.

Dietro le modifiche subite dall’oscillazione nord atlantica ci sono dunque cause antropiche. Punto importante, visto che se l’impatto dell’uomo sul clima è relativamente semplice da dimostrare, l’influenza della mano dell’uomo su pattern meteorologici è ben più complesso da rintracciare. “In questo studio, dimostriamo che gli esseri umani stanno influenzando i modelli del tempo e del clima sull’Atlantico e che potremmo essere in grado di utilizzare queste informazioni per prevedere i cambiamenti del tempo e del clima fino a un decennio in anticipo”, spiega Jeremy Klavans, prima firma dell’articolo.

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La Nao è un pattern di circolazione atmosferica il cui comportamento è determinato dalle fluttuazioni della pressione atmosferica attraverso l’Atlantico. A sua volta, questo fenomeno influisce sul tempo meteorologico, incidendo sull’intensità e sulla localizzazione della corrente a getto (jet stream) artica. i due sistemi sono in effetti collegati.

E dalla loro interazione complessa discendono forti effetti sul clima invernale in Europa, Groenlandia, Stati Uniti nord-orientali e anche Nord Africa. Durata e intensità della cattiva stagione che si riflettono sullo stato di salute del settore economico primario, visto che influenzano tanto la qualità dei raccolti in queste regioni, quanto la produttività della pesca nell’Atlantico settentrionale.

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Il team di ricerca ha stabilito, attraverso una serie di simulazioni, che la variazione subita dalla Nao negli ultimi decenni è da ascrivere a causa antropiche come le emissioni di gas serra. La conseguenza principale dell’alterazione in atto dell’oscillazione nord atlantica è il cambiamento di alcune condizioni delle stagioni invernali in Europa e Stati Uniti. Nello specifico, secondo i ricercatori gli inverni tenderanno a diventare sempre più caldi e umidi.