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Dall’ONU una rete globale per il monitoraggio dei gas serra

rete globale per il monitoraggio dei gas serra
via depositphotos.com

Prende forma l’infrastruttura globale di monitoraggio dei gas serra

(Rinnovabili.it) – Per ora è ancora tutto su carta ma l’idea di creare una rete internazionale per il monitoraggio dei gas serra di superficie che “dialoghi” con i sistemi di osservazione spaziali, continua ad acquistare consensi. L’iniziativa è stata presentata in questi giorni dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) delle Nazioni Unite nel corso di un simposio dedicato.

Come spiegato dalla stessa agenzia ONU, al momento non esiste uno scambio completo e tempestivo, a livello globale, dei dati sui gas a effetto serra osservati a terra e di quelli segnalati da satelliti o aeroplani. Ma è ormai un dato di fatto che il monitoraggio continuo e coordinato delle concentrazioni e dei flussi di gas a effetto serra sia fondamentale per comprendere  e affrontare i fattori scatenanti del cambiamento climatico.

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Quello che si propone di fare la Global Greenhouse Gas Monitoring Infrastructure – questo il nome del progetto – è adottare un approccio il più possibile integrato. “Non sono solo le emissioni antropogeniche (ad essere monitorate), ma ciò che stanno facendo le foreste, ciò che stanno facendo gli oceani”, ha spiegato la dott.ssa Oksana Tarasova, Senior Scientific Officer presso l’OMM. “Abbiamo bisogno di queste informazioni per supportare le nostre azioni di mitigazione, perché non abbiamo tempo da perdere”.

Basti pensare che lo scorso anno, l’organizzazione ha registrato il più grande aumento di metano mai osservato da quando sono iniziate le registrazioni. “E le ragioni di questo aumento non sono ancora note”, ha sottolineato Tarasova. Una delle funzioni della nuova rete sarebbe quella di aiutare a colmare le lacune conoscitive esistenti.

Cosa farà la Global Greenhouse Gas Monitoring Infrastructure?

L’infrastruttura di monitoraggio dei gas serra lavorerebbe per migliorare la comprensione del ciclo del carbonio, contribuendo a ridurre le incertezze nelle stime della forza delle sorgenti e dei pozzi naturali. E aumenterebbe la qualità degli inventari nazionali delle emissioni. “Saremo in grado di prendere  decisioni più consapevoli e capiremo se le azioni che abbiamo intrapreso stanno avendo l’effetto desiderato”

“Alcuni governi e organizzazioni internazionali effettuano già specifici monitoraggi atmosferici e conservano set di dati”, ha sottolineato l’OMM. Tuttavia ad oggi “non esiste un meccanismo di controllo generale e si fa un’indebita dipendenza dai finanziamenti per la ricerca”.

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