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Le ondate di calore sono sempre più precoci: la situazione in Spagna e USA

Ondate di calore: nuovi record a maggio in Spagna e Stati Uniti
La temperatura media in Spagna il 21 maggio ha superato il valore medio più alto registrato in estate. Crediti: Aemet

130 nuovi record con le ultime ondate di calore negli USA

(Rinnovabili.it) – Anche se i primi mesi del 2022 non hanno registrato temperature medie da record quasi in nessuna parte del pianeta, quest’anno il cambiamento climatico si sta iniziando a far sentire con ondate di calore da primato. Sia in Nord America che in Europa, nel fine settimana passato, sono arrivate le heat wave più precoci di sempre: un mese di anticipo rispetto all’inizio dell’estate.

130 nuovi record negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti sono stati circa 130 i record di temperatura infranti nel weekend in una dozzina di stati del sud e dell’est del paese. Con i termometri che spesso si sono attestati su livelli di 11-16°C più alti rispetto alle medie di stagione. Da Baton Rouge a Philadelphia, da Houston in Texas a Worcester in Massachusetts, si sono toccati anche 38°C.

In Spagna un primato preoccupante per le ondate di calore

Ugualmente sopra tutte le precedenti rilevazioni sono state le temperature in Spagna, dove la media del 21 maggio è stata persino più alta della media del giorno più caldo dell’estate. Il paese iberico ha toccato i 40,3°C a Jaen, in Andalusia, due gradi sopra il record precedente, mentre l’aeroporto di Siviglia, la capitale della regione meridionale, ha segnato 41°C.

E’ anche molto inusuale vedere ondate di calore così presto durante l’anno, ha ricordato il servizio meteorologico spagnolo Aemet. Altri primati: è stata la “ola del calor” che ha interessato più regioni del paese da quando esistono serie storiche, ed è anche stata la prima volta che in alcune parti della Spagna ci sono state notti tropicali a maggio, quando la temperatura non scende mai sotto i 25 gradi.

I dati dell’Aemet spagnolo

“Sabato 21 è stato il giorno più caldo di maggio per la Spagna continentale da almeno il 1950. È molto significativo che la temperatura media di questo giorno abbia superato la media normale di qualsiasi giorno dell’anno nel nostro Paese, compresi quelli in piena estate”, ha scritto su Twitter l’Aemet.

Gli effetti del cambiamento climatico si vedono nella probabilità che si tocchino temperature record in momenti dell’anno atipici. “Fino al 2010, si prevedeva che un giorno di maggio avrebbe superato i 23,5°C in media una volta ogni 212 anni circa. Da allora, questa probabilità è quasi quintuplicata, arrivando a una volta ogni 46 anni. Il cambiamento climatico riduce il periodo di ritorno degli eventi estremi”, scrive ancora l’Aemet.

crediti: Aemet

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