Rinnovabili • Riscaldamento globale: il 2020 è l’anno più caldo della storia

Ondate di calore, le estati europee saranno sotto il segno di Lucifero

Il caldo record di Siracusa dell’11 agosto, con 48,8°C, potrebbe venire superato presto. Il cambiamento climatico ci porta heat waves a 50 gradi ogni 3 anni

Riscaldamento globale: il 2020 è l’anno più caldo della storia
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Il dossier del Met Office UK sulle ondate di calore dell’estate 2021

(Rinnovabili.it) – Siracusa, 11 agosto scorso. Da un giorno imperversa Lucifero, l’anticiclone subtropicale africano che sta facendo bollire il Sud Italia. I termometri raggiungono temperature mai viste prima. Non solo in Sicilia o in Italia, ma in tutta Europa. Quel giorno la colonnina di mercurio arriva a 48,8 gradi, spinta verso l’alto da una delle ondate di calore più potenti registrate nel continente.

Ondate di calore che dobbiamo abituarci a non definire più ‘eccezionali’. Lo spiega il Met Office britannico. Estremi climatici come Lucifero dovrebbero palesarsi una volta ogni 10.000 anni, invece il cambiamento climatico li rende molto più frequenti: d’ora in poi succederà in media una volta ogni 3 anni. E le proiezioni dicono che queste ondate di calore diventeranno annuali entro la fine del secolo in uno scenario medio di emissioni (SSP4.5).

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“Questo ultimo studio di attribuzione è un altro esempio di come il cambiamento climatico sta già rendendo i nostri estremi meteorologici più gravi”, spiega Nikos Christidis del Met Office. Non solo le ondate di calore toccano record di caldo, anche la temperatura media estiva è a livelli da primato. Secondo i calcoli del centro meteorologico di Londra, le temperature la scorsa estate sono state 1°C sopra la media del periodo 1991-2020.

“Le probabilità che si verifichino questi eventi estremi continuano ad aumentare finché continuiamo ad emettere gas a effetto serra”, aggiunge Peter Stott, del Met Office. “La scienza è chiara: più velocemente riduciamo le nostre emissioni di gas serra, più possiamo evitare gli impatti più gravi del cambiamento climatico”.

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Alcune città del sud Europa si stanno attrezzando per rispondere meglio a questi estremi climatici. Quest’anno Atene ha nominato il primo ‘Heat officer’ del continente: un funzionario municipale che dovrà trovare nuovi modi per raffrescare la città, contrastare l’impatto delle ondate di calore, e preparare misure di mitigazione e adattamento.

In Grecia, le proiezioni dicono che le ondate di calore potrebbero allungarsi di 15-20 giorni già nei prossimi decenni. Anche Siviglia si muove: la capitale dell’Andalusia spagnola sta sviluppando un sistema per classificare le heat waves come già si fa per gli uragani, un modo per gestire la risposta all’evento e aumentare la consapevolezza dei cittadini. (lm)