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Solo il 4% delle grandi aziende ha obiettivi di neutralità climatica di qualità

Il rapporto di Net Zero Tracker fotografa un aumento delle maggiori compagnie globali quotate in borsa che hanno adottato piani per emissioni nette zero al 2050: +40% da giugno 2022. Ma solo 80 aziende hanno piani che rispettano le linee guida della Race to Net Zero dell’ONU

Neutralità climatica: il lato oscuro del concetto di net zero
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Scope 3 e carbon offset i punti più dolenti degli obiettivi di neutralità climatica

(Rinnovabili.it) – Molte delle maggiori aziende quotate in borsa hanno fissato obiettivi di neutralità climatica al 2050, ma ben pochi sono solidi. Appena il 4% delle circa 2000 aziende che fanno parte dell’indice Forbes2000 ha target per net zero che rispettano le linee guida dell’ONU. Lo rivela il rapporto annuale di Net Zero Tracker.

Per valutare gli obiettivi di neutralità climatica, l’iniziativa Race to Net Zero delle Nazioni Unite ha stilato una serie di parametri che dovrebbero garantire la qualità degli impegni corporate. Qualità, tuttavia, che latita nelle roadmap della maggior parte delle grandi aziende globali.

Cosa manca negli obiettivi di neutralità climatica delle aziende?

Uno dei tasti dolenti riguarda le emissioni Scope 3. Secondo il rapporto di Net Zero Tracker, solo il 37% delle aziende che hanno impostato una rotta per emissioni nette zero entro la metà del secolo contemplano, nei loro piani, anche le emissioni generate lungo l’intera catena del valore, tenendo quindi conto anche dei gas serra emessi dai loro fornitori. Un dato molto basso se si considera che a fissare obiettivi di neutralità climatica sono appena la metà (1.003) delle aziende dell’indice Forbes2000 (anche se questo numero è in aumento del 40% rispetto a giugno 2022). A contemplare anche le emissioni Scope 3 sono quindi appena 371 compagnie.

Altra pietra d’inciampo: il ricorso alle compensazioni di carbonio. I carbon offset consentono alle aziende di investire in progetti come, ad esempio, riforestazione e afforestazione, per compensare le emissioni generate dalle loro attività. Ma queste compensazioni il più delle volte usano standard di scarsa qualità e, spesso, dichiarano risultati ben al di sopra della CO2 effettivamente stoccata. Il rapporto di Net Zero Tracker conferma questa tendenza globale: appena il 13% delle aziende di Forbes2000 adotta criteri di qualità per i carbon offset.

“È emersa una linea chiara sulla sabbia sull’obiettivo net zero. Innumerevoli obiettivi net zero sono poco credibili, ma ora possiamo dire con certezza che la maggior parte delle più grandi società quotate al mondo si trovano sul lato giusto della linea sull’intento verso net zero”, commenta John Lang, responsabile del progetto Net Zero Tracker.