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A dicembre, manca il 63% di neve in Italia

Neve in Italia: a dicembre, deficit al -63%
Foto di Jasmina Rojko su Unsplash

Non c’è ancora motivo per allarmarsi perché la stagione è appena all’inizio. Ma le prime battute dell’inverno 2024-2025 dicono che di neve in Italia ce n’è di nuovo poca. Le temperature sono quelle giuste (o quasi), ma le precipitazioni sono meno del solito.

“Questo è un chiaro esempio di ciò che ci aspettiamo dall’impatto del cambiamento climatico, che rende gli inverni più miti e, spesso, più secchi e/o più imprevedibili”, spiega Francesco Avanzi, ricercatore di Fondazione CIMA, che ha pubblicato il 1° aggiornamento stagionale sulla situazione della neve in Italia.

“Novembre è solitamente uno dei mesi più piovosi dell’anno nel nostro clima Mediterraneo – temperato. Quest’anno, le basse precipitazioni hanno chiaramente limitato l’accumulo di neve a inizio stagione, ma teoricamente c’è ancora tempo per recuperare”, aggiunge Avanzi.

Neve in Italia, i primi dati dell’inverno 2024/2025

Così il deficit di neve, a metà dicembre, segna -63% in termini di equivalente idrico nivale (snow water equivalent, SWE). Lo SWE indica la quantità di acqua derivabile dalla neve qualora venisse completamente fusa e viene espressa in miliardi di metri cubi.

All’11 dicembre di quest’anno, lo SWE per l’intera penisola arrivava a 1,17 mld m3. Mentre l’anno prima, all’11 dicembre 2023, era quasi doppio a 2,08 mld m3. Il dato di quest’anno resta decisamente al di sotto della media 2011-2023.

Le anomalie di temperatura sono state positive solo sul versante delle Alpi occidentali, tra Piemonte e Valle d’Aosta. Tutto il resto dell’arco alpino ha visto temperature sotto la media storica trentennale. Ma le precipitazioni sono state carenti ovunque. Risultato? Il bacino del Po vede un deficit attuale del –67%. 

È il dato più importante, perché ha un peso specifico elevato sul totale nazionale. E dalle acque a disposizione del bacino del Po, nei prossimi mesi, dipende l’andamento di una fetta non trascurabile dell’economia italiana. Quest’anno lo SWE del bacino del Po si ferma a 0,53 mld m3, l’anno scorso era 1,23 mld m3. Più del doppio. E la media del 2011/2023 sarebbe 1,64 mld m3.

Diverso il quadro negli Appennini, dove la neve è arrivata in abbondanza da fine novembre. Sul bacino del Tevere, ad esempio, i livelli di neve sono in linea con la media stagionale, mentre nell’Appennino Tosco-Emiliano e in Sicilia si registrano addirittura condizioni sopra la media”, si legge nel bollettino.

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