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L’agenda ONU per il 2021: verso una coalizione globale per la neutralità di carbonio

Il segretario generale Guterres nel suo messaggio di fine anno: “Sia il cambiamento climatico che la pandemia di Covid-19 sono crisi che possono essere affrontate solo insieme”

Neutralità di carbonio
credits: UNIS Vienna / Nikoleta Haffar via Flickr | CC BY-NC-ND 2.0

Otto delle prime 10 economie mondiali hanno già fissato l’obiettivo della neutralità di carbonio

(Rinnovabili.it) – “Sia il cambiamento climatico che la pandemia di Covid-19 sono crisi che possono essere affrontate solo insieme, come parte di una transizione verso un futuro inclusivo e sostenibile”. Con queste parole il segretario generale dell’ONU, il diplomatico portoghese Antonio Guterres, saluta il 2021 facendo il punto sulle lezioni apprese nell’anno che si sta chiudendo. E annuncia quali saranno i temi con la massima priorità nell’agenda onusiana: lotta al cambiamento climatico con la neutralità di carbonio al centro e contenimento della pandemia.

Il Palazzo di Vetro, e il segretario generale in prima persona, si sono spesi molto nel 2020 per tenere alta l’attenzione sulla necessità di politiche climatiche più incisive, così come per spronare i paesi a puntare in alto. A inizio dicembre l’intervento più duro: in un’intervista, Guterres aveva definito “un suicidio” la traiettoria globale che stiamo ancora seguendo, e aveva sottolineato la necessità di fare finalmente “pace con la natura”.

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Nel messaggio di fine anno, il diplomatico ha annunciato l’obiettivo principale dell’ONU per il 2021: rilanciare l’azione climatica. Come? Mettendo al centro dell’agenda l’ambizione di “costruire una coalizione globale per la neutralità di carbonio – emissioni nette zero – entro il 2050”.

Il 2020, infatti, è stato un anno ricco di promesse sul clima. Ad oggi, 8 delle 10 maggiori economie mondiali hanno fissato l’obiettivo della neutralità climatica entro metà secolo (la Cina 10 anni più tardi). Con l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca il 20 gennaio prossimo il numero dovrebbe salire a 9. Un obiettivo che era presente già nel testo dell’accordo di Parigi – almeno in termini generali – ma che ha dovuto aspettare qualche anno prima di diventare ‘mainstream’.

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L’ONU non vuole lasciarsi scappare l’occasione presentata dalla congiuntura attuale: una notevole spinta dietro l’azione climatica globale e il rimbalzo delle economie all’indomani della pandemia grazie ai piani di rilancio per la ripresa verde.

“Insieme, facciamo pace tra di noi e con la natura, affrontiamo la crisi climatica, fermiamo la diffusione del Covid-19 e rendiamo il 2021 un anno di guarigione”, ha concluso Guterres nel suo messaggio per il nuovo anno.