Più di metà delle morti da caldo estremo registrate in Europa nell’estate del 2022 è direttamente attribuibile al riscaldamento globale causato dall’uomo. Dei 68.593 decessi per stress termico eccessivo, 38.154 sono dovuti alla crisi climatica. Il 56%. L’Italia è il paese europeo dove il cambiamento climatico incide di più sulla mortalità da eccesso di calore.
Stimare le morti da caldo estremo: una nuova metodologia
L’estate del 2022 e le ondate di calore che l’hanno scandita è stata una delle più torride e letali di sempre. In Europa i termometri hanno registrato valori 1,4°C sopra la media degli ultimi 30 anni. Altri indicatori chiave come il numero di giorni con stress termico estremo, quello di notti tropicali e quello delle temperature massime sopra i 35°C hanno segnato nuovi record in gran parte del continente, soprattutto nell’area mediterranea.
In un nuovo studio pubblicato a fine ottobre, i ricercatori dell’Instituto de Salud Global di Barcellona (ISGlobal) tornano ad analizzare l’andamento dei morti da caldo estremo. Dall’anno scorso hanno già pubblicato due studi in cui stimavano, con metodologie diverse, i decessi causati dalle ondate di calore in Europa nell’estate 2022.
Il primo studio dava come cifra totale circa 61mila morti, di cui circa 1/3 (oltre 18mila) in Italia. In un nuovo lavoro pubblicato pochi mesi dopo rivedevano la stima a 70mila dopo aver ricalcolato la mortalità basandosi sui dati giornalieri invece dei dati settimanali.
Il nuovo lavoro, apparso su npj – climate and atmospheric science, parte dall’ultimo e elabora una nuova metodologia con approccio controfattuale per valutare l’impatto della crisi climatica sulle morti da caldo estremo. I dati sulla mortalità e sulle temperature vengono confrontati con le anomalie termiche tra 1880 e 2022 e viene sviluppata una stima di quanti decessi sarebbero avvenuti in un’estate 2022 senza crisi climatica.
Confermato il record dell’Italia sui decessi da ondate di calore
Il ricalcolo dell’impatto del cambiamento climatico sulla mortalità durante l’estate di 2 anni fa conferma il record negativo per l’Italia a livello continentale. Oltre al maggior numero di morti in assoluto, il Belpaese è tra quelli con il maggior numero di morti da caldo estremo attribuibili al riscaldamento globale: il 71%. Nel dettaglio, sulle 18.758 morti stimate, ben 13.318 sarebbero state evitate senza cambiamento climatico. I decessi che sarebbero avvenuti anche nel clima pre-industriale individuati con l’ipotesi controfattuale, infatti, si fermano a 5.440.
Su valori analoghi si piazzano la Svezia (77%), la Norvegia e la Repubblica Ceca (71%). All’estremo opposto, i paesi meno colpiti da decessi per caldo estremo gonfiati dalla crisi climatica sono Irlanda e Finlandia (26%), Lettonia (31%), Gran Bretagna (36%).
Stato | Decessi effettivi | Decessi controfattuali | Decessi attribuibili al riscaldamento antropogenico | Percentuale di decessi attribuibili al riscaldamento antropogenico (%) |
Italia | 18,758 | 5,440 | 13,318 | 71 |
Spagna | 11,797 | 4,215 | 7,582 | 64 |
Germania | 9,675 | 3,929 | 5,746 | 59 |
Francia | 5,771 | 2,661 | 3,110 | 54 |
Grecia | 3,227 | 1,460 | 1,767 | 55 |
Regno Unito | 4,692 | 3,005 | 1,687 | 36 |
Romania | 2,823 | 1,211 | 1,612 | 57 |
Polonia | 1,808 | 590 | 1,218 | 67 |
Portogallo | 2,322 | 1,137 | 1,185 | 51 |
Bulgaria | 1,417 | 643 | 774 | 55 |
Paesi Bassi | 848 | 361 | 487 | 57 |
Croazia | 789 | 306 | 483 | 61 |
Serbia | 770 | 355 | 415 | 54 |
Repubblica Ceca | 557 | 163 | 394 | 71 |
Ungheria | 805 | 425 | 380 | 47 |
Austria | 600 | 222 | 378 | 63 |
Belgio | 679 | 315 | 364 | 54 |
Svizzera | 452 | 157 | 295 | 65 |
Slovacchia | 468 | 220 | 248 | 53 |
Albania | 371 | 160 | 211 | 57 |
Danimarca | 373 | 193 | 180 | 48 |
Lituania | 437 | 264 | 173 | 40 |
Svezia | 176 | 41 | 135 | 77 |
Slovenia | 190 | 80 | 110 | 58 |
Finlandia | 361 | 268 | 93 | 26 |
Norvegia | 109 | 32 | 77 | 71 |
Estonia | 185 | 117 | 68 | 37 |
Lettonia | 170 | 118 | 52 | 31 |
Cipro | 108 | 57 | 51 | 47 |
Malta | 79 | 34 | 45 | 57 |
Montenegro | 62 | 28 | 34 | 55 |
Lussemburgo | 49 | 21 | 28 | 57 |
Irlanda | 92 | 68 | 24 | 26 |
Liechtenstein | 1 | 0 | 1 | 100 |
Islanda | 0 | 0 | 0 | 0 |
Mortalità in aumento: i dati 2015-2022
Su questa base, i ricercatori spagnoli hanno ricostruito la tendenza della mortalità da caldo estremo e la quota attribuibile al climate change a partire dal 2015. Il risultato? Tra il 44% e il 54% della mortalità estiva correlata al calore tra il 2015 e il 2021 può essere attribuita al riscaldamento globale. In termini assoluti, ciò corrisponde a un onere annuale compreso tra 19.000 e 28.000 decessi. Per confronto, le cifre per il 2022 mostrano un allarmante aumento del 40% della mortalità correlata al calore e un aumento di 2/3 della mortalità attribuita al riscaldamento antropico.
Rafforzare le strategie di adattamento
Dati che illustrano in modo drammatico quanto sia necessaria e urgente una politica di adattamento alla crisi climatica più incisiva di quella attuale. “Il nostro studio chiede con urgenza ai governi e alle autorità nazionali in Europa di aumentare l’ambizione e l’efficacia delle misure di sorveglianza e prevenzione, nuove strategie di adattamento e sforzi di mitigazione globali. Senza un’azione decisa, le temperature record e la mortalità correlata al caldo continueranno ad aumentare nei prossimi anni”, afferma Joan Ballester Claramunt, coautore dello studio.