Rinnovabili • Morti da caldo estremo: in Europa 175mila decessi l’anno Rinnovabili • Morti da caldo estremo: in Europa 175mila decessi l’anno

Morti da caldo estremo: in Europa 175mila decessi l’anno

L’Europa si riscalda a ritmo doppio rispetto al resto del mondo. Da sola, totalizza il 36% delle morti legate alle temperature estreme di tutto il mondo. Lo stress da calore è “la causa principale di morte correlata al clima nella regione”, sottolinea l’OMS

Morti da caldo estremo: in Europa 175mila decessi l’anno
via depositphotos.com

In Italia le morti da caldo estremo sono sopra la media europea

In Europa le ondate di calore causano 175mila decessi ogni anno. Numeri che sono destinati a crescere con l’aumento delle temperature e l’intensificarsi della crisi climatica. Crisi che ha proprio nel vecchio continente uno dei “punti caldi”, visto che il riscaldamento globale corre a velocità doppia rispetto al resto del Pianeta. Già oggi, le morti da caldo estremo e da temperature elevate in Europa sono più di 1/3 del totale mondiale. “In tutta la regione, nei suoi 53 stati membri, le persone stanno pagando il prezzo più alto”, afferma il direttore regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’Europa, Hans Henri P. Kluge.

Morti da caldo estremo, le stime dell’OMS

A livello globale, l’OMS stima che le morti da caldo estremo siano 489mila ogni anno, una media dei dati relativi al periodo 2000-2019. L’Europa, da sola, totalizza quindi il 36% dei decessi legati alle temperature troppo elevate. Tanto che lo “stress da calore” è “la causa principale di morte correlata al clima nella regione”, sottolinea l’agenzia.

L’impatto sulla salute è noto: le temperature estreme esacerbano le condizioni croniche, tra cui malattie cardiovascolari, respiratorie e cerebrovascolari, salute mentale e condizioni correlate al diabete. Il caldo estremo è un problema in particolare per le persone anziane, e soprattutto quelle che vivono da sole. Può anche rappresentare un ulteriore fattore di criticità per le donne incinte.

“Lo sviluppo di piani d’azione per contrastare il caldo e tutelare la salute è un processo di adattamento fondamentale, che rende le comunità più resilienti alle ondate di calore”, sottolinea ancora l’OMS. Piani di questo tipo sono in vigore soltanto in circa 20 paesi sui 53 presi in considerazione.

L’Europa di fronte al caldo estremo

Passaggio ancora più fondamentale se si considera la tendenza del riscaldamento globale e degli indicatori che più incidono sui decessi per caldo. L’Europa, secondo i dati del Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC), si riscalda a ritmo doppio rispetto al resto del mondo.

Già negli ultimi decenni il continente è stato una delle regioni più colpite dalle morti di caldo estremo. Uno studio della Monash University pubblicato nel 2024 calcolava che Italia, Grecia e Malta sono i paesi con più morti in eccesso dovute al caldo in tutto il mondo dal 1990 a oggi. La media mondiale della percentuale di decessi per il caldo rispetto ai decessi totali è dell’1%, quella europea è dell’1,96%. E in Italia sale fino al 2,47%.

Secondo un rapporto preparato da Istat e Greenpeace, in 5 anni, tra il 2019 e oggi, il numero di italiani che è esposto a temperature estreme è raddoppiato, passando da 4,4 a 8,4 milioni. In Europa, le persone esposte a ondate di calore sono aumentate del 57% nel giro di un decennio, soprattutto nei grandi centri urbani per via dell’effetto isola di calore urbana.

About Author / La Redazione