Rinnovabili • Morti caldo estremo: l’Italia tra i peggiori al mondo Rinnovabili • Morti caldo estremo: l’Italia tra i peggiori al mondo

L’Italia è il 3° paese con più morti per caldo estremo al mondo

Uno studio della Monash University calcola le morti in eccesso in tutto il mondo dal 1990 a oggi. I valori peggiori in assoluto sono in Grecia, Malta e Italia. L’incremento relativo, per questi paesi, è più del doppio rispetto alla media globale

Morti caldo estremo: l’Italia tra i peggiori al mondo
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In media, in tutto il mondo si sono verificate 153mila morti per caldo estremo l’anno  

L’aumento globale delle temperature è la causa di oltre 153.000 morti per caldo estremo ogni anno in tutto il mondo. Metà delle quali è concentrata in Asia. Non sono previsioni per i prossimi decenni ma la media delle morti in eccesso provocate dalle ondate di calore tra il 1990 e il 2019, con un livello di riscaldamento globale significativamente più basso di quello che siamo destinati a raggiungere in futuro. E l’Italia è uno dei paesi con i valori più alti al mondo.

Sono i dati forniti da uno studio coordinato dalla Monash University e pubblicato su PLOS Medicine, che si basano sull’analisi delle temperature e delle morti in eccesso giornaliere in 750 località di 43 paesi. Si tratta di una delle ricostruzioni più complete e con un livello di dettaglio maggiore tra quelle prodotte finora.

Italia, Grecia e Malta in cima alla classifica globale delle morti per caldo estremo

Negli ultimi 30 anni, in media l’1% delle morti è legata a ondate di calore. Il loro impatto è di circa 236 morti in eccesso ogni 10 milioni di abitanti. Ma le differenze tra paesi e regioni sono significative. L’Europa è il continente con il tasso più alto: l’1,96% dei decessi totali è provocato dal caldo estremo (il doppio della media globale), con valori di 655 morti ogni 10 mln abitanti. Solo nell’estate del 2022, stimava uno studio recente, i decessi sono stati più di 70mila. E tra i paesi più colpiti spiccano quelli dell’Europa meridionale: Grecia, Malta e Italia.

Il Belpaese sconta un tasso di mortalità in eccesso dovuto alle ondate di calore pari al 2,47% delle morti totali sulla media dei 30 anni, con un incremento relativamente contenuto (+1,82%) ogni decennio. I dati di Malta e Grecia sono leggermente peggiori (rispettivamente, 2,54 e 2,59%) con Atene che in più ha un tasso in aumento di oltre l’8% ogni 10 anni.

Dati, questi, che riecheggiano quelli forniti di recente dal rapporto Lancet Countdown per l’Europa, la pubblicazione che ogni anno tira le somme sull’impatto della crisi climatica sulla salute. Gli indicatori principali sono tutti in peggioramento. La vulnerabilità al calore è cresciuta del 9%, arrivando a toccare più di 4 europei su 10. L’aumento relativo più corposo è concentrato proprio nell’Europa del sud (+11%). Le morti per caldo estremo in eccesso sono cresciute, negli ultimi 20 anni, di 17,2 decessi ogni 100mila abitanti, con le donne soggette a un aumento doppio rispetto agli uomini.

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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.