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Limiti del Pianeta, come rendere il futuro più giusto, oltre che sicuro?

Limiti del Pianeta: come renderli sicuri e più giusti?
via depositphotos.com

Da indicatori biofisici a percorsi “sicuri ed equi”

Nel 2009 uno scienziato svedese, Johan Rockström, coniò il concetto di limiti del Pianeta. L’espressione indica uno “spazio sicuro” per la vita dell’uomo sulla Terra e, allo stesso tempo, per gli ecosistemi. Un perimetro dentro il quale è possibile convivere, e prosperare, senza gli eccessi distruttivi e l’impatto che le attività dell’uomo hanno oggi nel mondo. I 9 limiti planetari individuati da Rockström sono dei confini biofisici. Possono anche essere “giusti”?

È la domanda alla base di un rapporto della Earth Commission apparso su The Lancet. L’idea è di riprendere il concetto dei limiti del Pianeta e ricalibrarlo per integrare aspetti biofisici e giustizia, intesa come accesso minimo alle risorse che garantiscono la dignità umana e permettono di uscire dalla povertà.

Trasformazioni “radicali” per rispettare i nuovi limiti del Pianeta

Il lungo studio sui limiti del Pianeta produce delle conclusioni molto nette:

Che cosa serve per trasformare in modo così radicale il modo in cui viviamo nel e con il Pianeta? Lo studio indica una serie di raccomandazioni per impostare un percorso di transizione sicuro e giusto. I punti principali sono 3:

Lo studio è anche l’occasione per fare il punto della situazione sullo stato di salute della Terra. Sette degli otto limiti del Pianeta riformulati dagli autori come “sicuri e giusti” sono già stati superati. Si tratta di:

L’ottavo limite è l’inquinamento atmosferico: è già stato sforato, ma solo a livello locale, in molte parti del mondo.

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