L’indicatore globale per l’acidificazione degli oceani, lo stato di saturazione dell’aragonite, è peggiorato ed è molto vicino a oltrepassare la soglia di sicurezza
Vivere fuori dallo “spazio sicuro” degli ultimi 10mila anni
Probabilmente abbiamo già superato 7 limiti del Pianeta su 9. Uno in più rispetto all’ultimo “check up” della Terra. E viviamo quindi in gran parte al di fuori di quello “spazio operativo sicuro” in cui l’umanità può prosperare mantenendo il pianeta stabile e resiliente.
È l’avvertimento contenuto nel rapporto Planetary Health Check, una nuova impostazione del monitoraggio sui limiti del sistema terrestre messa a punto dallo scienziato Johan Rockström. La pubblicazione avrà cadenza annuale e si concentrerà sull’interdipendenza tra i diversi limiti e sul raggiungimento di determinati punti di non ritorno.
“Una volta che un limite viene sforato, il rischio di danneggiare in modo permanente le funzioni di supporto vitale della Terra aumenta, così come la probabilità di innescare punti di non ritorno che causano cambiamenti irreversibili. Se vengono violati più limiti, i rischi aumentano notevolmente”, spiegano gli autori del rapporto.
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Limiti del Pianeta, allerta per l’acidificazione degli oceani
Sotto i riflettori nell’ultimo aggiornamento finisce l’acidificazione degli oceani. Un processo che danneggia gli organismi calcificanti, incide negativamente sugli ecosistemi marini e riduce l’efficienza dell’oceano nel funzionare da pozzo di carbonio. L’indicatore preso per valutare questo fenomeno – lo stato di saturazione dell’aragonite – è sceso a 2,8. La soglia da non oltrepassare è 2,75, ma “è vicino a superare il limite”.
La mappa dei cambiamenti nel ph oceanico dal 1980 al 2022 mostra come non esista praticamente nessun angolo del Pianeta che registri un miglioramento. L’acidificazione degli oceani sta influenzando gli oceani in tutto il mondo, con “effetti più pronunciati nell’Oceano Meridionale e nell’Oceano Artico”, si legge nel rapporto. E alcune aree “sono già diventate sottosature rispetto all’aragonite”, con rischi concreti per gli organismi calcificanti vulnerabili che svolgono un ruolo importante nella rete alimentare.
Gli altri limiti planetari
Sono tutti in peggioramento gli indicatori relativi ai 6 limiti del Pianeta che erano già stati sforati in precedenza. Si tratta di:
- cambiamento climatico,
- introduzione di nuove entità,
- cambiamento nell’integrità della biosfera
- modifica dei flussi biogeochimici
- cambiamento del sistema terrestre
- cambiamento delle acque dolci.
I primi 4 limiti sono ormai in zona considerata “ad alto rischio”, gli ultimi due sono stati superati ma con un margine minore.
Resta invece stabile l’indicatore dell’esaurimento dell’ozono stratosferico e c’è stato un leggero miglioramento nel carico di aerosol atmosferico.