Il governo indonesiano attua la prima fase nel nuovo schema di scambio crediti: interessate per ora un centinaio di centrali termoelettriche
I primi 99 impianti a carbone entrano nel mercato del carbonio indonesiano
(Rinnovabili.it) – Da questa settimana anche l’Indonesia ha il proprio mercato del carbonio. Negli stessi giorni in cui le quote EUA del mercato europeo schizzavano a prezzi record, la più grande economia del sud-est asiatico inaugurava la prima fase del sistema nazionale di scambio emissioni.
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Per un paese fortemente dipendente dal carbone come l’Indonesia – il combustibile copre più della metà della produzione elettrica interna e a prezzi calmierati – il meccanismo avrà degli effetti tangibili per lo meno sul lato economico. Al momento, tuttavia, prenderanno parte al nuovo mercato del carbonio solo 99 centrali elettriche a carbone appartenenti a 42 società e con una capacità totale cumulata di 33,6 gigawatt.
Secondo i calcoli del Ministero dell’Energia e delle Risorse Minerarie, le emissioni potenziali generate da questi impianti raggiungono i 20 milioni di tonnellate di CO2e. In questo contesto “ci sono 500.000 tonnellate di CO2 equivalenti pronte per essere scambiate”, ha affermato Mohamad Priharto Dwinugroho, funzionario del dicastero.
In base al meccanismo, le centrali elettriche che avranno emesso più CO2 rispetto al loro cap potranno acquistare crediti climatici da impianti con emissioni inferiori al cap o da impianti alimentati da fonti rinnovabili. Dwinugroho ha spiegato come il Ministero delle Finanze ancora non abbia stabilito il prezzo delle quote. Ma dagli studi condotti, sarebbe emersa una fascia applicabile compresa tra 2 e 18 dollari per tonnellata di CO2e. Il nuovo scambio si applicherà quest’anno unicamente agli impianti a carbone collegati alla rete elettrica PT PLN. Nella seconda e terza fase sarà esteso anche ad altre centrali fossili.
“Il prezzo del carbonio – ha affermato ministro dell’Energia, Arifin Tasrif – è una delle politiche che potrebbero aumentare l’efficienza energetica, ridurre la dipendenza dall’energia fossile e dall’energia importata fornendo una fonte di reddito per industria e governo”. il ministro ritiene che lo strumento possa aiutare il Paese a rimuovere 36 milioni di emissioni climalteranti ma va detto che l’Indonesia non ha intenzione di abbandonare il carbone a breve. Anzi. Subito dopo aver ricevuto 20 miliardi di dollari per accelerare la transizione energetica da una colazione di potenze internazionali, l’Indonesia ha annunciato la costruzione di altri 13 GW termoelettrici a carbone.
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