Le malattie del sistema immunitario sono aumentate negli ultimi decenni. Uno studio internazionale ipotizza che una delle cause sia da ricercare negli effetti del cambiamento climatico. I suoi effetti sono meno visibili perché avvengono all’interno dell’organismo delle persone, ma sono altrettanto pericolosi quanto quelli ambientali più evidenti
Un dollaro speso per mitigare il cambiamento climatico ne fa risparmiare tre in costi sanitari
Il sistema immunitario riguarda una serie di malattie che vanno dalle allergie nasali a quelle alimentari, dalla congiuntivite allergica alle malattie autoimmuni (artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla), alle malattie infiammatorie intestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn, cancro del colon-retto).
Aumentano le malattie del sistema immunitario
Negli ultimi decenni le malattie del sistema immunitario sono molto aumentate; questo ha spinto un gruppo di ricerca internazionale a indagare la questione, ipotizzando che una delle cause sia da ricercare negli effetti del cambiamento climatico.
Quando parliamo di cambiamento climatico siamo portati a pensare in termini di macro-effetti ambientali, come inondazioni, siccità, dissesto idrogeologico. Esistono però effetti meno visibili, che avvengono all’interno dell’organismo delle persone, ma sono altrettanto pericolosi.
Lo studio Immune-mediated disease caused by climate change-associated environmental hazards: mitigation and adaptation pubblicato in “Frontiers in Science” ha evidenziato come i fattori di stress ambientale incidano sulla disfunzionalità del sistema immunitario. Questa, a sua volta, può causare malattie immuno-mediate, ovvero patologie in cui il sistema immunitario innesca riposte immuni dirette contro il proprio organismo.
Se il cambiamento climatico ha sicuramente delle colpe, tuttavia, non è l’unico responsabile: tra le concause, vanno menzionate le diete ricche di alimenti ultra-processati, la mancanza di esercizio fisico, alti livelli di stress.
Il cambiamento climatico altera gli ecosistemi
Secondo i ricercatori, il cambiamento climatico abbatte le difese del corpo e gli impedisce di ricostruirle. Pensiamo alla quantità di sostanze irritanti che gli incendi diffondono nell’aria, alle sostanze chimiche che con le inondazioni si scaricano nei fiumi, al riscaldamento che aumenta la produzione di pollini. La buona salute dipende anche da un’alimentazione nutriente, ma il cambiamento climatico altera gli ecosistemi, le specie si spostano o si estinguono. Non sempre l’uomo può spostarsi a sua volta, e le minori interazioni con determinate specie contribuiscono a indebolire il sistema immunitario.
Alcune popolazioni sono più fragili. Pensiamo alle condizioni climatiche estreme che distruggono coltivazioni e allevamenti, causando fame e carestie; i raccolti, quando ci sono, sono più poveri di sostanze nutrienti. Anche la malnutrizione impedisce lo sviluppo di un sistema immunitario sano. Gli studiosi hanno rilevato che queste condizioni incidono sul sistema immunitario perché vengono meno le difese naturali che ci proteggono dalle infezioni.
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Il sistema immunitario protegge la salute dell’uomo
Gli esseri umani hanno sviluppato un sistema immunitario per proteggersi dagli attacchi ambientali e mantenere la salute. Le barriere epiteliali dell’intestino, dei polmoni e della pelle sono la prima linea di difesa del corpo. Quando si danneggiano le barriere protettive naturali del corpo si spezza l’equilibrio del sistema immunitario e si attiva una risposta infiammatoria che rimane attiva: è noto che uno stato infiammatorio prolungato apre la strada a numerose malattie, tra cui il cancro. I ricercatori hanno dato un valore economico all’aumento globale delle malattie immuno-mediate: si è stimato che ogni dollaro speso per mitigare il cambiamento climatico ne farebbe risparmiare tre in costi sanitari.
Esiste una via d’uscita? Sì, e lo dimostra il fatto che dove si sono attuate politiche ambientali lungimiranti sono migliorate le condizioni di salute delle persone. La ricerca cita l’esempio del sud della California, dove le politiche di contrasto all’inquinamento atmosferico negli anni Ottanta e Novanta ha abbassato del 20% l’incidenza dell’asma nei bambini.
La salute del Pianeta è alla base della salute umana
Senza la mitigazione dei fattori di rischio ambientali indotti dal cambiamento climatico, si prevede un ulteriore aumento delle malattie allergiche, delle malattie autoimmuni e dei tumori. Lo studio, in sintesi, conferma che il cambiamento climatico rappresenta un alto fattore di rischio per la salute delle persone, degli animali e dell’ecosistema.
I progressi della scienza permettono di trattare i disturbi del sistema immunitario, ma è evidente che ogni terapia sarà inadeguata se non si affronta la causa primaria, ovvero il cambiamento climatico. Possiamo concludere affermando che la salute del Pianeta è alla base della salute umana, questo rende urgente prevedere strategie efficaci di adattamento e di mitigazione del cambiamento climatico.
Strategie collaborative che devono avere un approccio olistico e globale e che ci suggeriscono di rivedere i nostri stili di vita: la chiave di lettura non è una descrescita felice, ma una crescita sostenibile che lasci alle generazioni future un Pianeta in cui vivere in salute.