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Il rischio climatico incombe su tutte le grandi aziende globali

Reporting finanziario: i grandi inquinatori nascondono il rischio climatico
Foto di Gino Crescoli da Pixabay

Per 1 su 3, il rischio climatico farà perdere almeno il 20% del valore dell’asset esposto

(Rinnovabili.it) – Entro il 2050, più di 9 grandi aziende globali su 10 (il 92%) avranno almeno un loro asset molto esposto al rischio climatico, con la possibilità di subire danni fisici. Questa percentuale già altissima salirà ancora fino al 98% entro l’ultimo decennio di questo secolo, in uno scenario climatico in cui le misure di mitigazione del climate change non migliorano rispetto a oggi.

Lo ha calcolato S&P Global, una delle principali società di servizi finanziari al mondo, analizzando le 20.000 compagnie più importanti a livello globale. Il livello di preparazione del settore privato all’impatto del cambiamento climatico nei prossimi decenni è un aspetto decisivo della risposta alla crisi climatica. Senza le necessarie misure di prevenzione e mitigazione del rischio climatico, infatti, il danno economico e sociale si potrebbe moltiplicare.

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Mettendo le aziende in ginocchio, innanzitutto. S&P Global calcola che, sempre per la metà del secolo, più di un terzo (il 34%) delle più grandi aziende al mondo avrà almeno un asset talmente esposto al rischio climatico che è a rischio almeno il 20% del suo valore. Un dato che sale al 48% entro il 2090 in uno scenario climatico in linea con quello di oggi. Queste percentuali salgono vertiginosamente quando si tratta di aziende energetiche o che trattano risorse minerarie e altre materie prime fondamentali per l’economia globale. In questo caso, il numero di aziende a rischio è addirittura il 70%.

Fin qui la situazione che troviamo oggi davanti ai nostri occhi. Agire contro il climate change aiuta? Sì, e non di poco. Il numero di compagnie esposte ad alti livelli di rischio climatico può essere ridotto del 20% (facendolo scendere al 39%) entro il 2090 se il pianeta imbocca uno scenario emissivo capace di limitare l’aumento delle temperature globali al di sotto dei 2 gradi.

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