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Guerra, disinformazione e clima: i rischi globali visti da Davos

Rischi globali: WEF, gli eventi estremi dominano la classifica
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Escalation militare, disinformazione e cambiamenti climatici. Sono i 3 maggiori rischi globali secondo il Global Risks Report 2025, il sondaggio annuale del World Economic Forum (WEF) di Davos condotto intervistando circa 900 tra esperti, decisori politici e leader di settore.

I rischi climatici sono ancora in cima alle preoccupazioni globali, anche se non sono quelli più immediati. Il pericolo maggiore, per l’anno appena iniziato, viene dall’escalation incontrollata di conflitti fra Stati di portata mondiale. Mentre la disinformazione resiste in vetta alla classifica dei rischi globali del WEF per il 2° anno consecutivo.

Rischi globali, il futuro visto da Davos

Gli anni scorsi, da Davos arrivava un messaggio chiaro: la crisi climatica è il rischio globale più pressante, impattante e duraturo con cui l’umanità deve fare i conti. Le previsioni formulate nella 20° edizione del Global Risk Report, invece, sembrano far arretrare clima e ambiente. E’ davvero così?

In realtà, i cambiamenti climatici restano saldamente ai primi posti nello scenario di lungo termine, cioè nei prossimi 10 anni.

Gli eventi meteorologici estremi sono al 1° posto tra i rischi più severi a 10 anni, seguiti da perdita di biodiversità e collasso degli ecosistemi. E, nel complesso, la percezione dei rischi ambientali è peggiorata rispetto agli anni precedenti, riflettendo la crescente intensità e frequenza di fenomeni come ondate di calore, inondazioni e incendi boschivi. Ma non solo. Politiche frammentate e la polarizzazione politica sono citati tra gli ostacoli ad una risposta efficace ai rischi ambientali. C’è poi un nuovo ingresso tra i primi 10 rischi globali a lungo termine: la carenza di risorse.

Gli eventi estremi restano poi al 2° posto nello scenario a breve termine (2 anni). Mentre in questo lasso di tempo l’inquinamento occupa la 6° piazza. Da qui a fine 2026, la disinformazione e la cattiva informazione (misinformation) sono i rischi globali maggiori.

Mentre i rischi più pressanti oggi, secondo il 23% degli intervistati, sono quelli che derivano da conflitti armati tra Stati. Ma, anche in questo orizzonte temporale, gli eventi climatici estremi si piazzano secondi.

“Dai conflitti al cambiamento climatico, stiamo affrontando crisi interconnesse che richiedono un’azione coordinata e collettiva”, afferma Mark Elsner, responsabile della Global Risks Initiative per il WEF. “Sono urgentemente necessari nuovi sforzi per ricostruire la fiducia e promuovere la cooperazione. Le conseguenze dell’inazione potrebbero farsi sentire per le generazioni a venire”, aggiunge.

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