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Global strike, in piazza per il clima e per la pace

I giovani attivisti di Legambiente e Fridays For Future tornano a manifestare in 20 città italiane per unirsi al movimento globale e chiedere politiche più ambiziose. "Al Governo chiediamo di ascoltare la voce dei giovani".

Global strike
Di Città di Parma – 2019.09.27 – Fridays for future Parma-8, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=84541131

Il 25 marzo torna lo Sciopero Globale per il clima

(Rinnovabili.it) – “Siamo studenti e studentesse, siamo le vostre figlie e i vostri nipoti. Siamo la generazione a cui state negando un futuro, la stessa che subirà le conseguenze delle scelte e dell’indifferenza di una classe politica inadeguata”. Con queste parole si apre l’appello dei Fridays For Future, il movimento ambientalista che oggi assieme a ragazzi e ragazze #Youth4planet, scenderà in piazza per un nuovo sciopero globale per il clima.

Sembra ormai un ricordo lontano il primo grande global strike organizzato per far sentire la voce delle nuove generazioni al mondo politico. In realtà sono passati appena tre anni da quando, in moltissime città del mondo, oltre un milione di giovani ha marciato per protestare contro l’indifferenza dei governi alla crisi climatica. Da allora la protesta non è mai scemata. E mentre i grandi del pianeta prendono tempo sulla transizione ecologica per far fronte alla attuale crisi energetica, il movimento dei Fridays for Future torna a far sentire la propria voce. 

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Con lo slogan #peoplenotprofit, l’onda attivista scende oggi in piazza per un nuovo sciopero globale per il clima

Anche l’Italia risponde all’appello. Qui alunni e studenti assieme ai giovani attivisti di Legambiente e di #youth4planet marceranno in oltre 20 piazze per sostenere i propri coetanei e chiedere ai politici di investire nel futuro.

“Manifestando contro l’inazione dei governi nei confronti della crisi climatica vogliamo anche evidenziare le cause e le connessioni tra guerra, pandemie e crisi economiche”, scrive Fridays For Future Genova. “Non può esserci pace senza giustizia sociale e climatica”. “Scendiamo in piazza, uniti, insieme ancora una volta [..] per mostrarvi che non accetteremo di vivere un futuro costruito su sfruttamento, distruzione e guerre”. 

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Al governo italiano si chiede ambizione e una politica concreta per fermare la crisi climatica e anche quella energetica. Recuperando quel ritardo strutturale accumulato sullo sviluppo delle rinnovabili e sul risparmio energetico. Non solo. L’altra grande sfida che l’Italia deve affrontare, sottolinea Legambiente, è quella legata allo sviluppo delle comunità energetiche sull’intero territorio, coinvolgendo anche scuole, università, amministrazioni comunali e provinciali, per costituire comunità energetiche rinnovabili e solidali (C.E.R.S) e far diventare la transizione ecologica un’opportunità anche educativa e strutturale.

Per unirti all’evento trova qui la piazza più vicina a te.