Il Giappone si prepara per la leadership della COP26
(Rinnovabili.it) – Il ministro dell’Ambiente del Giappone, Shinjiro Koizumi, ha avvertito che l’accordo di Parigi potrebbe affrontare un lento declino se le strategie necessarie per combattere il riscaldamento globale fossero messe in sordina per facilitare la ripresa economica dalla pandemia di coronavirus.
Secondo Koizumi, che ha rilasciato le sue dichiarazioni a Reuters, “se dessimo priorità incondizionata all’economia, trascurando l’ambiente, allora significherebbe praticamente la morte dell’accordo di Parigi”. Molti economisti e politici, infatti, stanno prevedendo una forte recessione globale, che avrà seri impatti su posti di lavoro e redditi, dovuta principalmente al blocco per contenere la diffusione del coronavirus che sta limitando le attività commerciali.
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“Nessuno pensa che l’economia non sia importante”, ha sottolineato il ministro giapponese, “ma vorremmo comportarci in modo da garantire che l’ambiente non venga lasciato indietro”. Secondo l’accordo di Parigi del 2015, infatti, quasi 200 nazioni (tra cui lo stesso Giappone) hanno concordato di ridurre le emissioni di gas serra nel tentativo di prevenire il catastrofico riscaldamento planetario.
Il Giappone il mese scorso ha presentato alle Nazioni Unite il suo obiettivo di riduzione definendo una revisione quinquennale per monitorare i risultati. L’obiettivo, che prevede un taglio delle emissioni del 26% entro il 2031 a partire dai livelli osservati nel 2013, è rimasto invariato rispetto a cinque anni fa. Questo ha deluso non pochi sostenitori della lotta ai cambiamenti climatici, sebbene il Giappone abbia affermato che aumenterà i suoi sforzi per ulteriori tagli.
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Koizumi, infatti, ha dichiarato a Reuters che intende presentare per il Giappone un obiettivo più aggressivo in occasione del prossimo vertice sul clima che si terrà a Glasgow l’anno prossimo. La conferenza, nota come COP26, era prevista per novembre, ma è stata rinviata al 2021 a causa dell’epidemia di coronavirus. A questo proposito, il ministro dell’Ambiente ha sottolineato che “il Giappone considera il rinvio positivamente, e si adopererà per creare le condizioni affinché il paese possa prendere parte alla COP26 a testa alta“.
Koizumi, figlio dell’ex primo ministro Junichiro Koizumi e considerato un potenziale futuro leader del Giappone, ha affermato che il suo ministero intende assumere la guida nella transizione verso il telelavoro, che ha subito un’accelerata a causa della pandemia. “Il ministero dell’Ambiente taglierà i suoi pendolari del 70%. Vorrei mostrare al mondo che siamo in grado di aprire nuove strade”, ha concluso.