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Scioglimento da record per i ghiacciai più instabili del Polo Sud

Calotta artica: mancano all’appello 770mila km2 di ghiaccio
Foto di Markus Distelrath da Pixabay

I due ghiacciai faranno alzare i mari globali di 3,4 metri nell’arco di alcuni secoli

(Rinnovabili.it) – I ghiacciai più instabili dell’Antartide si stanno sciogliendo a ritmi che non hanno precedenti negli ultimi 5500 anni. Parliamo dei ghiacciai Thwaites e Pine Island, già al centro di molti studi negli ultimi anni che hanno provato a stimare le probabilità di collasso e l’impatto sull’innalzamento del livello dei mari. Un nuovo studio dell’Imperial College London ricostruisce il comportamento delle due masse glaciali negli ultimi millenni e conferma l’allarme della comunità scientifica.

Appena dopo l’optimum climatico del medio olocene (attorno a 9-5000 anni fa), quando la temperatura globale era maggiore di oggi e questi due ghiacciai si sono ritirati, le due masse glaciali hanno mantenuto un comportamento che gli scienziati definiscono stabile. È quanto emerge dall’analisi del cambiamento relativo nell’altezza del livello delle acque antistanti i punti dove i ghiacciai entrano in mare.

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Usando analisi al radiocarbonio su ossa di pinguino e conchiglie, il team dell’università londinese ha potuto datare con precisione quando alcuni tratti di costa sono emersi per effetto dello scioglimento dei ghiacciai (il terreno, non più schiacciato, tende a sollevarsi e compensa localmente il sollevamento delle acque). La successione di date diventa una cronistoria dello scioglimento da cui si può ricavare la rapidità con cui è avvenuto.

E qui lo studio arriva al risultato più importante. Rispetto a oggi, il ritmo di cambiamento relativo del livello dei mari tra 9000 e 5000 anni fa era 5 volte più lento. Detto in altri termini: Thwaites e Pine Island oggi sono interessanti da uno scioglimento rapidissimo dei ghiacci.

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“Abbiamo rivelato che, sebbene questi ghiacciai vulnerabili fossero relativamente stabili negli ultimi millenni, il loro attuale tasso di ritiro sta accelerando e sta già innalzando il livello globale del mare”, spiega Dylan Rood, co-autore dello studio. “Questi tassi attualmente elevati di scioglimento dei ghiacci possono segnalare che le arterie vitali del cuore della calotta glaciale dell’Antartide occidentale [Thwaites e Pine Island, ndr] si sono rotte, provocando un’accelerazione del flusso nell’oceano, potenzialmente disastroso per il futuro livello globale del mare in un mondo in via di riscaldamento”. È troppo tardi per fermare l’emorragia?”.

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