Rinnovabili • Fusione totale ghiaccio artico: avverrà di sicuro 10 anni in anticipo Rinnovabili • Fusione totale ghiaccio artico: avverrà di sicuro 10 anni in anticipo

Non possiamo più evitare la fusione totale del ghiaccio artico

Le stime dell’ultimo rapporto dell’Ipcc erano troppo ottimistiche. Ricalibrando i modelli con i dati reali ricavati dalle osservazioni tra il 1979 e oggi, l’Artico è condannato a restare senza calotta al picco estivo almeno un decennio prima e anche nello scenario emissivo più basso

Fusione totale ghiaccio artico: avverrà di sicuro 10 anni in anticipo
Foto di William Bossen su Unsplash

Uno studio apparso su Nature Communications anticipa al 2030-2050 il 1° settembre senza ghiaccio

(Rinnovabili.it) – Vedremo decenni prima del previsto un settembre in cui il Polo Nord sarà completamente libero dai ghiacci. Finora la scienza del clima prevedeva la prima estate con un Artico completamente navigabile attorno al 2050. Ma un nuovo studio suggerisce che la fusione totale ghiaccio artico avverrà sicuramente prima di metà secolo e potrebbe verificarsi già negli anni ’30, due decenni in anticipo.

Artico blu

L’aspetto più critico (e sconfortante) però è un altro: ormai non ci possiamo fare più nulla. Secondo lo studio, pubblicato su Nature Communications, la fusione totale del ghiaccio artico avverrà prima del previsto in qualsiasi scenario emissivo. Anche il più basso, che è l’unico a garantire il rispetto del limite di 1,5°C con un piccolo sforamento temporaneo.

Le previsioni più accreditate, finora, dipingevano uno scenario diverso: l’ultimo rapporto dell’Ipcc (AR6 WGI), uscito nell’agosto del 2021, sosteneva che limitare il riscaldamento globale sotto i 2 gradi avrebbe consentito di evitare estati artiche totalmente libere dai ghiacci.

“I risultati indicano che il primo settembre senza ghiaccio marino si verificherà già negli anni 2030-2050, indipendentemente dagli scenari di emissione, si legge nello studio. Settembre segna il culmine dell’estate artica ed è il momento in cui la calotta raggiunge i valori minimi. “Si prevede un’estensione nei primi mesi estivi del periodo di Artico senza ghiaccio più avanti nel secolo, con scenari di emissioni più elevati”: al ritmo attuale di emissioni, anche agosto e ottobre sarebbero liberi dai ghiacci attorno al 2080.

Al 90%, la fusione totale ghiaccio artico è opera dell’uomo

Da quando sono iniziate le rilevazioni satellitari, nel 1979, la coltre ghiacciata del Polo Nord si è ridotta in media del 13% ogni decennio. In gran parte, calcola lo studio, per ragioni legate alle attività dell’uomo. I fattori antropici dietro la fusione totale ghiaccio artico conterebbero per il 90%, mentre le altre variabili naturali hanno un peso molto limitato.

Le conseguenze della fusione totale ghiaccio artico “si ripercuoterebbero sulla società umana e sull’ecosistema sia all’interno che all’esterno dell’Artico, modificando le attività marine artiche, accelerando ulteriormente il riscaldamento dell’Artico e alterando così il ciclo del carbonio nell’Artico”, concludono gli autori.