Secondo i dati del Club Alpino austriaco, in media i ghiacciai monitorati hanno perso 28,7 metri di lunghezza, 2,6 volte l'arretramento registrato nel 2021
L’anno scorso la fusione dei ghiacciai è stata quasi 3 volte superiore al 2021
(Rinnovabili.it) – Le Alpi austriache saranno completamente prive di ghiacci entro il 2075 nella migliore delle previsioni. Probabilmente, però, la fusione dei ghiacciai si completerà “considerevolmente prima”. Lo annuncia il Club Alpino austriaco durante la presentazione dei dati sullo stato di salute delle masse glaciali durante il 2022. Una stagione da record negativo assoluto: mai arretramento e perdita di massa avevano raggiunto valori così elevati da quando esistono le rilevazioni, cioè dalla fine dell’800.
Anno orribile per i ghiacciai in tutta Europa
L’estate 2022 è stata tra le più torride e secche di sempre in gran parte d’Europa e soprattutto sull’arco alpino, avvicinandosi molto (e in alcuni casi superando) i valori del 2003. L’anomalia termica è stata molto elevata anche ad alta quota.
In Italia, a metà luglio la perdita di ghiaccio era già arrivata a livelli simili a quelli che nel terribile 2003 furono toccati solo verso il 10 agosto. A fine settembre, secondo i dati della Società Meteorologica Italiana, il ghiacciaio Ciardoney al Gran Paradiso aveva perso in media 4 metri di spessore, espresso in acqua equivalente, il triplo rispetto alla media annua degli ultimi 30 anni di scomparsa dei ghiacciai. E si è ritirato di 30 metri in un’estate, un valore da record dal ’71 a oggi. Sul versante svizzero la fusione dei ghiacciai ha fatto sparire il 6,2% del volume totale.
La fusione dei ghiacciai in Austria
In Austria, secondo il Club Alpino nazionale, i 78 ghiacciai monitorati sono arretrati in media di 28,7 metri ciascuno e 3,5 metri più del record precedente del 2016/17. “Nella storia del servizio di misurazione dei ghiacciai del Club Alpino, che risale al 1891, non c’è mai stata una perdita maggiore di ghiacciai”, spiega l’organizzazione. Il dato è quasi il triplo di quello del 2021, quando le lingue glaciali si erano ritirate di 11 metri. Il ghiacciaio più esteso dell’Austria, Pasterze, ha perso in tutto 14,7 milioni di metri cubi di massa glaciale. Lo Schlatenkees si è ritirato di 89,5 metri contro i 54,5 dell’anno prima.
“Questo risultato può essere spiegato dalla combinazione di quantità di neve inferiori alla media durante l’inverno e da un altro periodo di scioglimento lungo e molto caldo, che è iniziato intorno al passaggio da maggio a giugno e si è protratto fino a settembre”, conclude il Club.