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Il freddo estremo è già il 92% meno frequente e 2°C più mite

Freddo estremo: è già il 92% meno frequente e 2°C più mite
via depositphotos.com

Se il riscaldamento globale sta accelerando e macina ogni sorta di record, perché viviamo ancora episodi di freddo estremo? Come sta influendo l’aumento della temperatura media globale sugli estremi climatici? C’è una differenza tra la nostra percezione e la situazione descritta dai dati?

La risposta, in breve, è: il freddo estremo è sempre meno estremo e sempre meno frequente. Ma facciamo fatica ad accorgercene, proprio per via dell’aumento della temperatura globale. È il risultato a cui arriva uno studio pubblicato su npj Climate and Atmospheric Science che parte dai record (di caldo, ma anche di freddo) degli ultimi 2 anni.

Freddo estremo, il riscaldamento globale l’ha già attenuato

Nonostante il 2023 e il 2024 siano stati gli anni più caldi mai registrati, ondate di freddo estremo hanno colpito diverse regioni del mondo. In apparenza, è un paradosso. Lo studio si concentra sulla straordinaria ondata di freddo di dicembre 2023 in Cina. E valuta qual è stato l’impatto dei cambiamenti climatici su quell’evento.

Risultato? Il principale motore di quell’episodio di freddo estremo è stata la circolazione atmosferica su larga scala, responsabile dell’83% dell’intensità del freddo. A sua volta, essa dipende da condizioni di caldo eccezionale nell’Artico.

Tuttavia, il riscaldamento globale ha attenuato la severità del fenomeno del 22%, concludono gli autori utilizzando i metodi della scienza dell’attribuzione, che permette di rintracciare e quantificare il ruolo dei cambiamenti climatici negli eventi estremi.

Da qui, gli autori dello studio conducono delle simulazioni climatiche per generalizzare i risultati. E trovano che, rispetto a un mondo senza influenza umana sul clima, eventi simili a quello di dicembre 2023 in Cina sono già diminuiti del 92,5% in frequenza e di 1,9°C in intensità.

Entro la fine del secolo, con uno scenario a emissioni intermedie, la frequenza di eventi simili a quello del 2023 calerà del 95% e la loro intensità diminuirà di oltre 2°C. Tuttavia, se il riscaldamento globale si stabilizzasse a +1,5°C, eventi freddi come quelli attuali potrebbero ancora verificarsi.

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