(Rinnovabili.it) – Di recente pubblicazione “Foreste ed Energia”, il secondo capitolo del “Living Forests Report” del WWF, rapporto in cui si evidenzia lo stato di salute delle foreste nel mondo, anche in relazione ai rischi derivanti all’impiego delle bioenergie. Le pagine del documento lanciano l’allarme. In base alle ricerche svolte, infatti, si evince che il nostro patrimonio forestale è messo a rischio da uno sviluppo incontrollato delle coltivazioni usate per la produzione di bioenergie. Le analisi, svolte in collaborazione con l’Istituto internazionale per l’Analisi dei Sistemi Applicati, tengono conto di due obiettivi chiave del WWF: ridurre la deforestazione e degradazione delle foreste quasi a zero entro il 2020 (ZNDD) e soddisfare il fabbisogno energetico mondiale grazie all’uso delle rinnovabili entro il 2050. Secondo gli autori è innegabile che le bioenergie costituiscano un’alternativa ai combustibili fossili, ma una cattiva gestione delle stesse potrebbe provocare grossi danni ai polmoni verdi della Terra, a causa di prelievi insostenibili di legno dalle foreste. L’intento dell’associazione ambientalista è quello di promuovere e sostenere un’agricoltura più equa ed efficiente, un sistema di certificazione simile a quello dei biocarburanti per il settore delle bioenergie, nonché nuovi criteri per nuove piantagioni, indicati dal “New Generation Plantations”, che seguano un modello di “salvaguardia dell’ecosistema, tutela e valorizzazione della conservazione. Proprio nell’Anno Internazionale delle Foreste, il WWF si rivolge a quelle aziende, la cui attività è legata alla gestione delle nostre aree boschive, nell’intento di indirizzarli verso azioni volte a sostenere la tutela dei polmoni verdi della Terra, anche attraverso la creazione della piattaforma web “Imprese per le Foreste”.