Dai 60 del 2015 ai 351 del 2024: la crisi climatica aumenta frequenza e distruttività di alluvioni, esondazioni di fiumi, siccità. I dati annuali dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente
Mentre il 2024 sta per diventare ufficialmente il più caldo di sempre – a livello globale così come nel Belpaese – galoppa anche la conta degli eventi meteo estremi in Italia. Nel 2024 ce ne sono stati 351: un aumento del +485% rispetto al 2015, quando erano appena 60. E per il 3° anno consecutivo, gli eventi climatici estremi hanno superato quota 300.
Governo assente sulla prevenzione dei cambiamenti climatici
Sono i dati diramati oggi da Legambiente. L’associazione del Cigno Verde cura l’Osservatorio Città Clima, dedicato al monitoraggio e all’analisi degli eventi meteo estremi in Italia.
“Nel 2024 l’Italia – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – è stata travolta da una nuova ondata di eventi meteo estremi e ancora una volta si è fatta trovare impreparata. Il Governo Meloni, in oltre due anni di attività, non ha messo in campo nessuna strategia di prevenzione con interventi mirati, che permetterebbero di risparmiare il 75% delle risorse spese per riparare i danni post emergenza”.
Il riferimento è soprattutto al PNACC, il Piano nazionale per l’adattamento al cambiamento climatico, approvato un anno fa. Non è dotato di risorse proprie e si presenta come una lunghissima lista di azioni e misure possibili, senza priorità, indirizzi né una regia complessiva.
Il governo “non ha stanziato i finanziamenti necessari per le azioni prioritarie del PNACC, fondi non previsti neanche nella legge di bilancio appena approvata”, accusa ancora Ciafani. Che auspica più risorse economiche e interventi su prevenzione, mitigazione e adattamento, una legge per fermare il consumo di suolo, e il DPR per facilitare il riutilizzo delle acque reflue depurate sui terreni agricoli.
Ricordiamo che dal 1° aprile 2025, tutte le aziende PMI in Italia dovranno dotarsi di una polizza assicurativa contro gli eventi catastrofali. Il governo ha introdotto l’obbligo con la Finanziaria dell’anno scorso, pubblicato a novembre il decreto attuativo. Inoltre, l’esecutivo sta valutando l’introduzione di un obbligo di assicurazione rischio clima anche per le famiglie.
Eventi meteo estremi in Italia: il 2024 in numeri
Tutte le principali tipologie di eventi meteo estremi in Italia sono in aumento. In particolare, crescono:
- Siccità prolungata: +54,5% rispetto al 2023.
- Esondazioni fluviali: +24%.
- Allagamenti da piogge intense: +12%.
“Tra gli eventi meteo estremi in crescita – aggiunge Andrea Minutolo responsabile scientifico di Legambiente – preoccupa il fenomeno della siccità”, che ha colpito l’Italia a più riprese in questi anni. Per Minutolo “è importante che il Paese definisca una strategia nazionale della gestione idrica, più attenta e circolare, con interventi concreti che favoriscano l’adattamento ai cambiamenti climatici e permettano di ridurre da subito i prelievi di acqua evitandone anche gli sprechi”.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, gli eventi estremi nel 2024 colpiscono soprattutto le regioni del Nord, in particolare l’Emilia-Romagna.
A livello macro, si registrano nel 2024:
- Nord Italia: 198 eventi estremi.
- Sud Italia: 92.
- Centro Italia: 61.
La classifica delle regioni più colpite nel 2024 da eventi meteo estremi in Italia vede ai primi posti:
- Emilia-Romagna: 52 eventi (con Bologna la provincia più colpita in Italia con 18 eventi).
- Lombardia: 49 eventi.
- Sicilia: 43 eventi.
- Veneto: 41 eventi.
- Piemonte: 22 eventi.
Per quanto riguarda la siccità, le regioni più colpite sono state Sicilia (16 eventi), Sardegna (9), Basilicata (3). Sul fronte allagamenti spicca la Lombardia (con 25 eventi meteo estremi), seguita da Emilia-Romagna (22), Sicilia (15). In tema di esondazioni fluviali l’Emilia-Romagna è al primo posto (con 14 eventi), a seguire Lombardia (8), Veneto (5).
