Gli USA sbagliano del 20% le stime, mentre il Canada addirittura del 150%. La colpa è dei pozzi di gas e petrolio abbandonati. Il monitoraggio governativo è solo parziale
Le emissioni di metano hanno un potere climalterante 80 volte superiore alla CO2
(Rinnovabili.it) – Sono tra le fonti di gas serra più sottovalutate. Eppure il loro contributo al riscaldamento globale non è trascurabile. I pozzi di gas e petrolio abbandonati e fuori servizio non pompano più idrocarburi dal sottosuolo ma sono ancora una fonte importante di emissioni di metano. Un nuovo studio ha monitorato la situazione nel Nord America ed è riuscito a quantificare la fuoriuscita per gli Stati Uniti e il Canada. Facendo emergere che entrambi i paesi sottostimano, e di molto, questo fattore nel loro computo nazionale delle emissioni.
Secondo la ricerca condotta dalla McGill University, tra le due nazioni è il Canada quello nella condizione peggiore. Infatti, nel caso di Ottawa le emissioni di metano provenienti dai pozzi in disuso sarebbero state sottostimate, finora, almeno del 150%. Meno pesante il bilancio per gli Stati Uniti, che sono comunque in difetto almeno del 20%.
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A conti fatti, spiegano i ricercatori, questa tipologia di emissioni da fonti come le infrastrutture estrattive abbandonate sono la decima maggior fonte antropica di gas serra degli Stati Uniti, e l’11° per il Canada. L’importanza di valutare correttamente il metano dipende, in particolare, dal fatto che questo gas ha un potere climalterante circa 80 volte maggiore della CO2 nei primi 20 anni in cui si trova in atmosfera. C’è poi, nel caso del Nord America, un problema di accesso ai dati. Infatti, molti dei pozzi semplicemente non sono registrati e non risultano in alcun documento governativo. I ricercatori stimano che di questi pozzi fantasma ce ne siano mezzo milione negli USA (su 4 mln in tutto) e circa 60mila in Canada oltre ai 310mila ufficiali.
E ovviamente, un ulteriore motivo per non trascurare questa fonte di emissioni di metano è la transizione energetica in corso. “Man mano che la società si allontana dai combustibili fossili, milioni di pozzi di petrolio e gas in tutto il mondo verranno abbandonati”, sostiene Mary Kang della McGill University e prima autrice dello studio.
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