La Camera bassa approva una legge per la riduzione delle emissioni di carbonio in Svizzera
(Rinnovabili.it) – Da ora in poi, i cittadini svizzeri dovranno fare i conti con l’aumento delle tariffe aeree e dei prezzi della benzina. La ragione di questo incremento dei costi è piuttosto semplice: il Consiglio Nazionale (vale a dire la Camera bassa del Parlamento) ha approvato ieri misure volte a ridurre drasticamente le emissioni di carbonio in Svizzera.
A causa del riscaldamento globale dovuto alle emissioni, le temperature dell’antica Elvezia, priva di sbocco sul mare e incastonata tra alte catene montuose, aumentando due volte più velocemente rispetto alla media europea. Questa eccezionalità ha così spinto il governo a mettere in atto scelte più ambiziose e risolutive per abbattere i livelli delle emissioni di carbonio in Svizzera.
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In un periodo in cui il settore del trasporto aereo combatte contro la più grande recessione nella sua storia a causa della pandemia di coronavirus, le tariffe aeree in Svizzera dovranno affrontare un sovrapprezzo di 120 franchi svizzeri (pari a circa 112 euro). La stessa sorte spetterà ai prezzi della benzina, che potrebbero lievitare di ben 12 centesimi di franco al litro, pari a circa 90 centesimi di euro.
Nonostante le proteste di alcuni esponenti del mondo politico, l’opposizione non è stata sufficiente per fermare l’approvazione delle misure al Consiglio Nazionale, che non avevano ottenuto la maggioranza nel 2018, quando erano state presentate per la prima volta. Tuttavia, spetta ora al Parlamento appianare le differenze tra le due versioni, approvate dalla Camera alta (l’Assemblea federale) e dalla Camera bassa.
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Il gruppo di attivisti Klima-Allianz Schweiz (Alleanza climatica svizzera) ha definito le misure “piccoli passi in una grande crisi climatica”, sottolineando che finora la legislazione ha lasciato il paese in una condizione di ritardo rispetto alla diminuzione delle emissioni di carbonio in Svizzera e all’azione necessaria al fine di raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sulla lotta ai cambiamenti climatici.
Il gruppo, però, ha affermato di aver accolto con favore l’obiettivo svizzero di riduzione delle emissioni di CO2, pari a -37,5% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Tuttavia, secondo gli attivisti è necessario raggiungere un taglio delle emissioni del 60%.