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Oro, smartphone e rinnovabili alimentano la deforestazione mineraria

Dal 2001 persi 14mila km2 di foreste per via di attività minerarie e operazioni ad esse collegate. Un’area grande quanto metà del Belgio. Il rapporto del World Resource Institute

Deforestazione mineraria: in 20 anni persi 14mila km2
Foto di Marek Studzinski su Unsplash

La domanda globale di materie prime è cresciuta del 52% dal 2000. Un’impennata che mette l’industria mineraria sempre più in rotta di collisione con le foreste. Incluse le foreste pluviali di antica crescita che sostengono una fetta importante della biodiversità del Pianeta. Senza risparmiare le aree dichiarate protette. Ma qual è, precisamente, l’impatto della deforestazione mineraria, cioè la perdita di copertura forestale dovuta all’espansione delle attività estrattive?

I numeri della deforestazione mineraria dal 2000

Tra il 2001 e il 2020, a livello mondiale, sono andati persi 14mila km2 di foreste per via di attività minerarie e operazioni ad esse collegate. Si tratta di un’area grande quanto metà del Belgio. Lo ha calcolato il World Resource Institute (WRI) in un rapporto rilasciato di recente.

Di questi, 4500 km2 riguardano foreste pluviali primarie tropicali, 1500km2 aree protette e 2600 km2 terre di popolazioni indigene e comunità locali. Per tutte queste voci, la traiettoria sui due decenni è in crescita costante.

A prima vista potrebbero sembrare numeri molto contenuti. In effetti, la deforestazione mineraria è solo una voce minore tra i fattori che alimentano la perdita di foreste a livello mondiale. Ma i volumi non corrispondono all’impatto che le attività minerarie hanno realmente.

La deforestazione mineraria può avere impatti “sproporzionati” a livello regionale, sottolinea infatti il WRI. Le foreste pluviali primarie tropicali sono tra gli ecosistemi più importanti al mondo, e qui l’attività mineraria è un fattore di perdita di foresta crescente. Nei territori delle comunità indigene e locali, le persone dipendono dalle foreste per il loro sostentamento.

“L’attività mineraria spesso comporta un’ampia rimozione di vegetazione e suolo, rendendo difficile se non impossibile ottenere il pieno recupero ecologico delle terre disboscate. Può anche causare inquinamento dell’aria e dell’acqua che influisce sulla salute umana e sugli ecosistemi circostanti”, aggiunge il rapporto.

Quali sono i minerali che pesano di più sulla deforestazione mineraria? Oro e carbone da soli valgono il 71% della perdita forestale. Anche i minerali essenziali per prodotti come gli smartphone e le energie rinnovabili stanno diventando un motore crescente dell’attività mineraria.

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