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Decessi per ondate di calore: in Europa sono già quasi 10.000

Al netto dei decessi da Covid-19, la mortalità in eccesso è un indicatore usato per stimare le morti dovute al caldo estremo. In attesa dei dati di Italia e Francia (le autorità sanitarie li annunceranno solo a fine estate), un conto preliminare arriva a 9.931 potenziali decessi per temperature eccessive

Decessi per ondate di calore: in Europa sono già quasi 10.000
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Una stima preliminare dei decessi per ondate di calore a luglio

(Rinnovabili.it) – Mancano ancora i dati di Italia e Francia, ma l’estate 2022 conta già quasi 10.000 morti dovuti al caldo estremo. Numeri che si stanno avvicinando al record del 2003, quando i decessi per ondate di calore – secondo le stime più conservative (Met Office) – furono oltre 20.000. Altre valutazioni alzano il conto a 30mila (Unep), una forchetta fra 27 e 40mila (uno studio di Kovats e Jendritzky), o addirittura oltre 70mila (secondo uno studio peer-reviewed del 2008 condotto dal demografo francese Jean-Marie Robine). Dati che, anche se provvisori, indicano con chiarezza quale sarà la scala dell’impatto della crisi climatica sul nostro continente negli anni a venire, considerando che la tendenza è di avere heat waves sempre più intense, oltre che frequenti.

I decessi per ondate di calore in Europa

La mortalità in eccesso quest’anno è concentrata soprattutto attorno alla metà di luglio. Quando una poderosa ondata di calore ha investito prima la penisola iberica, per poi allargarsi alla Francia, quindi passare la Manica per frantumare il record di temperatura massima registrato sul suolo britannico (40,3°C a Coningsby, vicino a Nottingham). Da lì l’aria rovente proveniente dall’Africa occidentale ha piegato verso ovest stazionando sull’Europa centrale, incluso il centro-nord Italia.

I dati che seguono, basati parzialmente su un conteggio di Politico, sono riferiti solo questo periodo di caldo estremo, quindi al netto della prima ondata di caldo eccezionale dell’anno arrivata nella seconda metà di giugno. Viste le condizioni climatiche, una volta sottratte le morti accertate per Covid-19, la maggior parte (anche se non tutti) delle morti che restano indicano i probabili decessi per ondate di calore.

In Germania, nelle due settimane tra l’11 e il 24 luglio, i morti in eccesso sono stati 5.093. Di questi, circa 3.200 sono concentrati nella settimana del 18, quando il caldo ha raggiunto il picco con i 40,1°C di Amburgo e un’anomalia termica di 10-12°C rispetto alla media climatica di riferimento per il periodo.

Nello stesso lasso di tempo, la Spagna ne ha contati 5.194, specie durante la settimana dell’11 luglio quando in molte località la colonnina di mercurio ha toccato regolarmente i 40-45°C. A differenza della quasi totalità degli altri paesi europei, però, Madrid fornisce una stima ufficiale dei decessi da caldo estremo che si basa sull’accertamento delle cause reali della morte. Per le autorità spagnole, i morti per l’ondata di calore nei 15 giorni in esame sono stati 1.682. Il Portogallo si comporta allo stesso modo e ne ha contati 1.063 tra il 7 e il 18 luglio.

In Olanda, la mortalità in eccesso a metà luglio è stata di 559 decessi al netto del Covid-19, ma questo tipo di dato nei Paesi Bassi è eccezionalmente alto già da marzo (per cause non ancora accertate) ed è quindi difficile individuare i morti da caldo estremo. Anche in UK il conto è complicato. I decessi oltre la media degli ultimi 5 anni sono stati 1.180, ma già da inizio giugno registravano valori molto alti. Difficile quindi scremare in modo corretto. In Austria, nella settimana del 18 luglio, le morti in eccesso sulla media 2015-2019 sono state 354.

Aspettando i dati di Italia e Francia

Il totale delle morti attribuibili al caldo eccezionale in questi paesi arriva a un massimo di 9.931. Cifra a cui andranno poi aggiunti i dati di Parigi e Roma. La Francia nel 2003 fu la più colpita, con circa 15mila morti stimate, e anche quest’anno la metà occidentale del paese ha avuto temperature altissime per periodi prolungati.

Quanto all’Italia, è ancora presto per provare a fare qualsiasi stima. Localmente sono già noti casi con elevata mortalità in eccesso, ma è impossibile stabilire quanto possano essere rappresentativi della situazione dell’intera penisola. L’Arpa Piemonte ha calcolato che nei 50 giorni di maggior caldo tra maggio e giugno, quindi prima del caldo più intenso ma in un periodo già interessato da temperature molto elevate, i decessi in più rispetto a quelli attesi, e solo tra gli over 65, sono stati 131. Nel 2021, per la stessa fascia d’età il ministero della Salute ha segnalato 2.239 morti in più della norma, ma il dato si riferisce solo a 33 città usate come campione. A luglio nel comune di Genova ci sono state 1.074 morti in eccesso, inclusi i casi Covid. Nello stesso mese del 2021, quindi in piena pandemia, i decessi erano stati la metà, 572.