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Se la crisi climatica spazza via l’uomo dai tropici

Crisi climatica: i tropici saranno inabitabili se superiamo gli 1,5°C
Foto di Quang Nguyen vinh da Pixabay

L’evoluzione ci ha fatto adattare anche a climi tropicali, ma la crisi climatica può cambiare tutto

(Rinnovabili.it) – Abbiamo iniziato a sudare quando l’evoluzione ci ha portato a perdere gran parte dei nostri peli. E’ stata una strategia vincente, perché ci ha permesso di reggere meglio gli sforzi e prolungare il tempo della caccia. Ma questo meccanismo ha dei limiti: funziona solo entro certi valori di temperatura e di umidità, quelli entro i quali ci siamo evoluti per centinaia di migliaia di anni. Limiti che, se vogliamo, sono davvero molto ampi visto che ci hanno permesso di abitare in tutto il globo. Un’idea a cui dovremmo forse dire addio in futuro a causa della crisi climatica.

Secondo uno studio pubblicato su Nature Geoscience, a causa del riscaldamento globale, le condizioni climatiche della fascia tropicale potrebbero presto diventare insostenibili per gli esseri umani. Il motivo sta proprio nel meccanismo della sudorazione. L’aumento della temperatura e dell’umidità, infatti, lo può far andare in panne eliminando il differenziale tra la nostra temperatura interna (più calda) e quella della nostra pelle (più fredda), che è ciò che ci permette di sudare e quindi favorisce la termoregolazione.

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E qui entra in gioco la crisi climatica in corso. Infatti, secondo gli autori dello studio tutto ciò si può verificare molto presto: la soglia di allarme è quella degli 1,5°C di riscaldamento globale, il termine più ambizioso fissato con l’accordo di Parigi sul clima. Nello specifico, lo studio calcola che questa situazione si verifica quando la temperatura di bulbo umido (WBT) supera i 35°C. La WBT è un indice che permette di simulare il funzionamento della nostra sudorazione perché viene misurato avvolgendo il bulbo di un termometro con un panno inumidito.

A quelle condizioni, che possono avere conseguenze letali, diventano assolutamente necessarie delle soluzioni tecnologiche di condizionamento dell’aria su vasta scala e continuative. Un cambiamento del genere toccherebbe una quota enorme della popolazione mondiale, il 40% che attualmente vive nei paesi tropicali racchiusi tra i 20° nord e i 20° sud di latitudine. Quota peraltro destinata ad aumentare fino al 50% entro metà secolo, secondo le proiezioni demografiche.

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