Il 14 agosto la temperatura è rimasta per ore a ridosso dello zero. Abbastanza caldo da far piovere 7 mld di t di acqua, che hanno innescato lo scioglimento di una porzione di calotta grande tre volte l’Italia
I dati del NSIDC americano portano un’altra prova della virulenza della crisi climatica in corso
(Rinnovabili.it) – Era così inaspettata che gli scienziati non avevano nemmeno gli strumenti adatti per rilevarla. Ha piovuto sul picco più alto della calotta glaciale della Groenlandia. Siamo a 3200 metri di altezza, in cima a una montagna che si trova a 72 gradi di latitudine nord, la stessa delle estreme propaggini settentrionali della Norvegia o dell’Alaska. Un evento straordinario (ma non senza precedenti) che testimonia la portata della crisi climatica in corso, spiega il National Snow & Ice Data Center americano che gestisce la stazione di rilevamento sul campo.
È successo il 14 agosto, nel bel mezzo di un’ondata di calore eccezionale che ha surriscaldato la Groenlandia portando la colonnina di mercurio anche su valori di 18 gradi superiori alla media stagionale in molte zone. Nell’area dove si trova la stazione di rilevamento americana di solito il termometro resta sempre sotto lo zero, ma quel giorno è salito su valori positivi per 9 ore di fila (anche se il massimo è stato +0,48°C).
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Tempo durante il quale, sull’isola più estesa del mondo, è caduta una quantità di acqua stimata in circa 7 miliardi di tonnellate. Pioggia e temperature elevate hanno dato vita a un evento di scioglimento della calotta glaciale groenlandese su vasta scala. Più di 870mila km2 di ghiaccio hanno iniziato a fondersi (un’area quasi tre volte l’Italia), il secondo evento del genere quest’anno dopo il precedente di luglio. Per capire quanto sia eccezionale basta contare i precedenti: negli ultimi 100 anni è successo soltanto nel 1995, nel 2012 e nel 2019. Tutti gli eventi sono quindi concentrati nell’ultimo quarto di secolo.
“Quello che sta succedendo non è semplicemente un decennio o due caldi in un modello climatico errante. Questo è senza precedenti. Stiamo attraversando soglie come non succedeva da millenni e francamente questo non cambierà finché non adegueremo ciò che stiamo facendo all’atmosfera”, commenta Ted Scambos del NSIDC.
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Entrambi gli eventi di scioglimento su vasta scala della calotta che si sono verificati quest’anno hanno la stessa causa: una massa d’aria calda è stata spinta verso nord ed è rimasta bloccata sopra la Groenlandia a causa delle condizioni di pressione di quel quadrante. La crisi climatica tende a rendere più frequenti e più consistenti eventi di questo tipo, come ha confermato anche l’ultimo rapporto dell’IPCC sul cambiamento climatico.