Rinnovabili • Criosfera: il riscaldamento globale la scioglie al ritmo di 87mila km2 l’anno Rinnovabili • Criosfera: il riscaldamento globale la scioglie al ritmo di 87mila km2 l’anno

Ogni anno si scioglie un pezzo di criosfera grande come il Portogallo

Sono 87mila i chilometri quadrati di superficie ghiacciata che scompaiono ogni anno a causa del riscaldamento globale. Lo calcola il primo studio a fornire una fotografia globale

Criosfera: il riscaldamento globale la scioglie al ritmo di 87mila km2 l’anno
Foto di David Mark da Pixabay

Nell’emisfero sud la criosfera aumenta, compensando la perdita in quello nord

(Rinnovabili.it) – La criosfera si restringe ogni anno di 87mila km2, una superficie estesa come il Portogallo. È a questo ritmo che il cambiamento climatico, tra il 1979 e il 2916, ha fatto sparire porzioni delle coperture ghiacciate di mari, laghi e fiumi, delle coperture nevose, dei ghiacciai, delle calotte polari e del permafrost. Lo rivela uno studio pubblicato su Earth’s Future, il primo a fornire una stima globale dell’estensione della criosfera.

Il ruolo della criosfera nel sistema climatico terrestre è fondamentale. La superficie ghiacciata è più chiara e quindi riflette una quantità maggiore di radiazione solare. Di fatto, aiuta la Terra a non riscaldarsi eccessivamente. Ma la porzione ghiacciata del globo influisce anche sulle temperature dell’aria, sui cambiamenti del livello del mare e sulle correnti oceaniche.

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Il restringimento riguarda principalmente l’emisfero nord. Qui, in media ogni anno sono scomparsi 102mila km2, più o meno 1/3 dell’Italia. perdite che sono però compensate, anche se solo in parte, da una crescita della criosfera nell’emisfero sud. In particolare virgola e il mare di Ross il luogo dove l’espansione del ghiaccio marino fa recuperare circa 14.000 km2 all’anno.

Non è tutto. Lo studio non mostra soltanto la riduzione della superficie ghiacciata perenne, ma anche le variazioni di quella dove il ghiaccio è soltanto stagionale. Dall’analisi dei dati emerge che molte regioni sono rimaste congelate per meno tempo. Il primo giorno medio di congelamento ora si verifica circa 3,6 giorni dopo rispetto al 1979 e il ghiaccio si scioglie circa 5,7 giorni prima.

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“La criosfera è uno degli indicatori climatici più sensibili e il primo a dimostrare un mondo che cambia”, spiega il primo autore dello studio, Xiaoqing Peng. “Il suo cambiamento di dimensioni rappresenta un grande cambiamento globale, piuttosto che un problema regionale o locale”.

Un recentissimo rapporto del Sistema nazionale protezione ambiente certifica la contrazione della criosfera anche in territorio italiano a causa del riscaldamento globale. L’ambiente alpino ha “evidenti tendenze alla deglaciazione a causa dell’effetto combinato delle elevate temperature estive e della riduzione delle precipitazioni invernali”, c’è una perdita costante di massa nei ghiacciai, con punte di 41 metri di acqua equivalente per il ghiacciaio di Caresèr, in Trentino Alto Adige. A questi fenomeni si aggiunge “una chiara tendenza al degrado del permafrost” con “un’elevata probabilità di ‘degradazione completa’ entro il 2040” in uno dei siti pilota, in Piemonte.