La forchetta del costo va da 280 a 900 miliardi a seconda dell’intensità del riscaldamento globale. È indispensabile puntare subito sull’adattamento: anche nel caso peggiore, il giusto mix di misure abbatte i costi del 60%
Studio commissionato dal ministero dell’Economia di Berlino indaga il costo della crisi climatica per la 1° economia europea
(Rinnovabili.it) – Fino a 32 miliardi di euro ogni anno. Quasi un punto di pil in meno (-0,9%) per ogni anno tra il 2022 e il 2050. È il costo della crisi climatica per la Germania, prima economia d’Europa, nello scenario climatico peggiore. Lo sostiene uno studio condotto dall’Institute for Ecological Economy Research (IÖW), dalla Society for Economic Structures Research (GWS) e da Prognos AG.
Il lavoro commissionato dai ministeri dell’Ambiente e dell’Economia di Berlino presenta una stima ragionata dell’impatto del climate change sulla Germania, tenendo in considerazione soprattutto il peso degli eventi climatici estremi. Non a caso, lo studio è iniziato proprio all’indomani della terribile inondazione di luglio 2021, quando piogge eccezionali in Europa centrale fecero 196 morti solo nel paese e causarono danni per almeno 40 miliardi di euro.
L’adattamento riduce il costo della crisi climatica almeno del 60%
La forchetta del costo della crisi climatica è molto ampia e varia da 280 a 900 miliardi di euro cumulativi per i prossimi 28 anni. La differenza tra queste cifre la faranno le politiche climatiche globali. Lo studio infatti prende in considerazione tutti i principali scenari emissivi. Anche in quello più favorevole, con temperatura globale mantenuta sotto gli 1,5 gradi, il costo annuo del climate change si aggirerà sui 10 miliardi. In generale, sostiene il rapporto, il costo degli eventi estremi per la Germania è destinato a crescere da 1,5 a 5 volte entro metà secolo.
Si tratta di stime che, per quanto elevate, sono parziali. Nel conteggio non sono inclusi gli impatti sulla salute o quelli dei decessi, così come non è considerato un fattore cruciale come l’influenza della riduzione della biodiversità. “È quindi prevedibile che i costi del cambiamento climatico possano ancora risultare notevolmente superiori a quelli determinati dagli scenari nel contesto del modello”, si legge nel documento.
È possibile ridurre l’impatto? Per lo studio la risposta è sì, e in modo anche molto efficace. Se lo scenario emissivo che si concretizzerà sarà tra quelli più favorevoli, i possibili costi potrebbero essere del tutto evitati grazie a misure di adattamento. E anche nei casi peggiori, puntare sul giusto mix di provvedimenti sul fronte dell’adattamento fa scendere il costo della crisi climatica del 60-80%.