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La correlazione tra le nuvole e le variazioni della temperatura

Un gruppo di ricerca ha studiato la riduzione dell’escursione termica diurna e ha trovato una correlazione tra la presenza delle nuvole e le variazioni della temperatura. Anche questo è uno degli effetti del cambiamento climatico che influenza anche la crescita delle piante e i raccolti agricoli

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Photo by Federico Burgalassi on Unsplash

(Rinnovabili.it) – La correlazione tra presenza delle nuvole e variazione della temperatura potrebbe sembrare irrilevante perché non determina, in apparenza, effetti devastanti come quelli degli uragani o di una siccità prolungata. Invece è uno dei tanti effetti del cambiamento climatico, che influisce anche sul metabolismo degli esseri umani, degli animali e delle piante, oltre a regolare la circolazione atmosferica locale come la brezza terra-mare.

L’escursione termica diurna si riduce

In molte parti del mondo si sta progressivamente riducendo l’escursione termica diurna (DTR, diurnal temperature range), ovvero la differenza fra la temperatura più alta e più bassa durante il giorno.

Noi non facciamo molto caso a queste variazioni, ma le sue ripercussioni sono percepite in vari settori. Ad esempio il divario di temperatura diurno ha un effetto significativo sul processo di crescita delle piante, sui raccolti agricoli, sul consumo di energia residenziale e sulla salute umana sensibile allo stress da calore.

Ma il modo in cui il DTR influenzi i cambiamenti climatici non è ancora chiaro e molti sono gli studi in proposito.

In questa ricerca è impegnato un team internazionale che comprende scienziati della Jackson School of Geosciences della University of Texas a Austin, del National Center for Atmospheric Research di Boulder, della Shanghai University of Engineering Science, della National Defense Academy del Giappone e della Università di Tsukuba in Giappone.

Per il lavoro di modellazione è stato utilizzato un supercomputer del Centro per le scienze computazionali dell’Università di Tsukuba.

Le nuvole bloccano le radiazioni solari a onde corte

I ricercatori hanno esaminato l’escursione termica diurna alla fine del XX secolo e ritengono di aver trovato la risposta nell’aumento delle nuvole, che durante il giorno blocca le radiazioni solari a onde corte.

In pratica, mentre la temperatura massima e minima giornaliera dovrebbero continuare ad aumentare con i cambiamenti climatici, la temperatura massima giornaliera aumenterà a un ritmo più lento.

Questo comporta una riduzione progressiva del DTR in molte parti del mondo, ma i cambiamenti dipenderanno da una serie di differenze legate alle condizioni locali.

Lo studio è stato pubblicato in “Geophysical Research Letters, una rivista scientifica statunitense di geofisica dell’American Geophysical Union, ed è il primo a utilizzare la modellazione computerizzata ad alta risoluzione per approfondire il problema del DTR della Terra, in particolare nella sua correlazione alla copertura nuvolosa.

Nuvole e variazioni della temperatura

I ricercatori spiegano che le nuvole sono una delle grandi incertezze quando si preparano le proiezioni climatiche.

Le nuvole svolgono un ruolo vitale nella variazione della temperatura diurna poiché modulano i processi radiativi solari, che di conseguenza influenzano lo scambio di calore sulla superficie terrestre.

Utilizzando i supercomputer, gli scienziati hanno potuto modellare l’influenza sui cambiamenti climatici dei processi che avvengono sulla superficie terrestre.

Questi includono l’uso di suolo (ad esempio la deforestazione), l’umidità del suolo, le precipitazioni, la copertura nuvolosa e altri fattori che possono influenzare la temperatura in una determinata regione.

Migliorare i modelli climatici globali

Con una griglia di risoluzione più fine – ovvero di 2 kmq anziché di 100 kmq, come quelle utilizzate nella maggior parte dei modelli climatici – i ricercatori sono stati in grado di analizzare più da vicino l’impatto dei cambiamenti climatici.

Il team si è concentrato su due aree: la regione giapponese di Kanto e la penisola malese.

Hanno usato un periodo di 10 anni (dal 2005 al 2014) come linea di base e poi hanno eseguito diversi scenari climatici per fare una proiezione dell’escursione termica diurna nelle due regioni alla fine del secolo.

I risultati dello studio aiuteranno a migliorare gli attuali modelli climatici globali e a capire come la riduzione del DTR influenzerà la società e l’ambiente mentre le temperature globali continuano ad alzarsi.