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Riscaldamento globale: arrivano i coralli resistenti al calore

Coralli
Credits: Free-Photos da Pixabay

Un gruppo di ricercatori australiani ha sviluppato in laboratorio dei coralli che contrastano lo sbiancamento

(Rinnovabili.it) – I coralli con una maggiore tolleranza al calore hanno le potenzialità di ridurre l’impatto dello sbiancamento della barriera corallina, fenomeno che sta diventando sempre più comune a causa del riscaldamento globale. Un team di ricercatori dell’Australian Institute of Marine Science (AIMS) e dell’Università di Melbourne ha condotto uno studio per rendere le barriere coralline più tolleranti allo sbiancamento indotto dalla temperatura.

Cercando di rafforzare la tolleranza al calore dei simbionti microalgali, minuscole cellule di alghe che vivono all’interno del tessuto corallino, il team ha isolato le microalghe dal corallo e le ha coltivate in laboratorio. Usando una tecnica chiamata evoluzione diretta, ha esposto le microalghe coltivate a temperature sempre più calde per un periodo di quattro anni.

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Questo processo ha stimolato la risposta adattiva dei microrganismi, permettendo ai coralli di sopravvivere a condizioni più calde. “Una volta che le microalghe sono state reintrodotte nelle larve di corallo, la nuova simbiosi corallo-algale era più resistente al calore rispetto a quella originaria”, ha affermato il Patrick Buerger, ricercatore dell’AIMS.

Le microalghe sono state esposte a temperature paragonabili a quelle oceaniche durante le attuali ondate di calore marino estivo, che causano lo sbiancamento dei coralli nella Grande barriera corallina. Cercando di modificare la risposta delle microalghe, i ricercatori sono stati in grado di svelare alcuni dei meccanismi responsabili della maggiore tolleranza allo sbiancamento.

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“Questi risultati mostrano che le microalghe e il corallo sono in comunicazione diretta tra loro, ha sottolineato Madeleine van Oppen, docente presso l’Università di Melbourne. Questa scoperta fornisce agli esperti uno strumento promettente e innovativo per aumentare la tolleranza al calore dei coralli e contrastare il declino delle barriere coralline. Il prossimo passo sarà testare il metodo su altri ceppi di microalghe.

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